Il Muro di Berlino 30 anni dopo tra jazz, storia, arte e tanti ospiti
La Settimana tedesca in Italia si apre al Maxxi con il sorriso di Lina Trepte, deliziosa ambasciatrice del Dresdner Christstollen, dolce natalizio tipico della Sassonia, una bontà firmata dallo chef di Dresda Tino Gierig. Insieme hanno offerto centinaia di fette agli ospiti dell’inaugurazione, oltre duemila. Ma anche strudel e krapfen hanno avuto la loro porzione di successo durante la giornata-evento «Non farmi Muro!», a trent’anni dalla caduta del Muro di Berlino.
Jazz dal vivo, storia, fotografia, poesia, arte, cortometraggi (il festival di cinema tedesco inaugura stasera). Una folla davanti alle postazioni della Scuola Germanica Roma (l’open day è sabato prossimo) e della Biblioteca Hertziana con grande soddisfazione dei direttori Tanja Michalsky e Tristan Weddigen.
L’artista Janine von Thüngen tiene d’occhio la sua installazione (un muro di colonne aperte al passaggio) al centro del piazzale del museo, dopo il debutto al ricevimento di Villa Almone per l’Unità tedesca. L’ambasciatore Viktor Elbling, entusiasta mentre passa da un saluto all’altro insieme a Nuria Sanz, brinda con il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Riccardo Fraccaro, arrivato insieme alla famiglia. Nel parterre italo-tedesco anche Giovanna Melandri, il presidente di Mercedes-Benz Italia Radek Jelinek, e il cardinale Reinhard Marx.