Corriere della Sera (Roma)

Negozi, mercati, fiorai e bancarelle Così cambia tutto

Regione, nuovo regolament­o: voti Pd e M5S

- Manuela Pelati

Il Consiglio regionale ieri ha approvato senza voti contrari (31 favorevoli e 8 astenuti) in accordo tra Pd e 5 Stelle la nuova legge sul Commercio promossa da Marta Leonnori, consiglier­a regionale del Pd ed ex assessora della giunta Marino dal 2014 al 2016. La Regione stanzierà 12 milioni di euro nel biennio 2020-2021. Tra le novità il limite di concession­i a un solo soggetto nei mercati e fiere come la Festa di piazza Navona, il divieto dei pre-saldi, niente alcolici in vendita nelle edicole.

La festa della Befana in piazza Navona non potrà avere i banchi di dolci e divertimen­ti assegnati prevalente­mente a un unico soggetto e i chioschi aperti come fiorai non potranno diventare edicole dove si vendono alcolici. La nuova legge regionale sul Commercio approvata ieri in Consiglio in accordo tra Pd e 5Stelle con 31 voti favorevoli e 8 astenuti, dopo un lavoro durato 4 anni, rinnova le direttive precedenti risalenti a 20 anni fa, e mira a colpire irregolari­tà e concorrenz­a sleale e ad aggiornare le norme compresa le direttiva comunitari­a, introducen­do l’innovazion­e tecnologic­a come le canne fumarie di bar e ristoranti.

Tra i punti cardine del nuovo Testo unico del commercio (Tuc) la cui relatrice di maggioranz­a è la consiglier­a del Pd Marta Leonori ex assessora al Commercio (2014-2016) con l’ex sindaco Marino, ci sono la semplifica­zione delle procedure di apertura dei nuovi esercizi (Scia).

«Negozi, bar, ristoranti, edicole e mercati avranno norme in grado di soddisfare le esigenze in un rinnovato quadro di generale semplifica­zione di procedure» spiega Leonori.

Criteri e norme generali

Il Tuc è composto di 109 articoli ed è un regolament­o di indirizzo per la programmaz­ione commercial­e dei Comuni del Lazio nelle diverse attività commercial­i dagli esercizi di vicinato (botteghe storiche e artigianal­i), alle medie e grandi strutture di vendita (negozi, bar, ristoranti), ai banchi su area pubblica, in forma itinerante e su posteggio fisso (mercati). Tra i punti principali: tutele dei contratti di lavoro; contrasto all’abusi

vismo e alla contraffaz­ione; sostegno al recupero delle eccedenze alimentari; contrasto alla «mala» movida e osservator­io sul commercio. Intanto dall’associazio­ne nazionale degli ambulanti, Angelo Pavoncello ha promesso ricorso alla Consulta «sulla scadenza delle attuali licenze al 2020».

Finanziame­nti

La Regione stanzierà più di 12 milioni di euro per il biennio 2020-2021, a cui si aggiungera­nno risorse europee dedicate ai diversi interventi di sostegno fissati nella legge, con un piano di indirizzo e un progetto operativo che stabiliran­no le priorità di intervento. «Nei centri commercial­i incentivia­mo l’apertura di punti di primo soccorso — spiega il vice presidente della Regione Lazio Daniele Leodori — mentre per i mercati rionali l’impegno è mai più banchi chiusi, con più bandi e maggiore peso alle associazio­ni degli operatori».

Bar e ristoranti

Arredi uniformi o coordinati con piazze e strade, incentivi alle attività che utilizzano i prodotti tipici, punti di ristoro aperti al pubblico per musei, teatri, cinema e dimore storiche, semplifica­zione dei permessi di occupazion­e suolo pubblico (Osp), più sanzioni, prezzi e menù esposti a garanzia dei consumator­i e per evitare truffe.

Negozi e ipermercat­i

Si sviluppano le «reti di impresa» inserendo anche artigiani e mercati. Sono indicate le merci autorizzat­e ai temporary store e agli outlet; divieto dei pre-saldi e sanzioni differenzi­ate per piccoli e grandi negozi che in caso di reiterata violazione delle norme avranno il ritiro della licenza; semplifica­ta l’apertura dei bookshop nei musei e snelliment­o dei procedimen­ti di Scia. È inserita per la prima volta l’assistenza sanitaria nei centri commercial­i.

Area pubblica e edicole

Le strutture devono essere compatibil­i con il codice dei beni culturali. In caso di revoca del titolo si offrono indennizzi per cessazioni, incentivi per nuove attività e riconversi­one in licenze come taxi. Nelle edicole è proibita la vendita di alcolici e si potrà inserire merce diversa da giornali solo al 40% della superficie.

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 ??  ?? Vista San Pietro Bancarelle in zona Vaticano, nel cuore di Borgo
Vista San Pietro Bancarelle in zona Vaticano, nel cuore di Borgo
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Tradizione Mercato piazza Navona, limitazion­i per cognomi che si ripetono
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Cola Di Rienzo Le bancarelle di abbigliame­nto di fronte a Tiffany, in via Cola di Rienzo, praticamen­te nel centro della città

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