«Casa popolare a chi rinuncia all’automobile»
Se casa e trasporti sono due tra le più grosse grane della Capitale, in Campidoglio c’è un’idea che punta a dare soluzione a entrambi in un colpo solo: costruire «40 mila unità abitative», utilizzando i terreni che oggi sono parcheggi, e poi assegnarle previo «impegno di rinuncia all’auto di proprietà». La proposta di iniziativa consiliare gira nelle commissioni.
Il titolo della delibera è eloquente: «Linee guida per una ricognizione finalizzata ad una variante urbanistica del Prg e all’adozione di nuovi strumenti gestionali». E nel testo si cerca la formula giusta per mettere insieme i processi sia di rigenerazione urbana — con un piano «residenziale a obiettivo di zero consumo suolo e mix sociale fra gli abitanti della Capitale, ovvero abitazione e integrazione tra le famiglie di vari etnie e classi di reddito» —, sia di attuazione dei programmi di trasporto pubblico su ferro «esistente e di progetto», come detta il Pums. Dall’incontro di queste due domande, il Comune propone un’offerta mista che, se approvata in Aula, porterà più case e meno auto in giro. Su 40 mila nuove unità abitative, la metà sarebbe «destinata ad assegnatari senza limiti di reddito». Il resto, invece, da distribuire equamente tra chi è in lista per la casa popolare e chi è in emergenza abitativa. Per tutti, però, c’è da fare un sacrificio: rinunciare alla macchina.