Fiducia a Correa, rinnovo fino al 2024
Ifogli erano firmati da diversi giorni, ma erano rimasti nel cassetto. L’ufficialità del rinnovo del contratto di Joaquin Correa arrivata soltanto ieri non è casuale. Il «Tucu», in allenamento a Formello, sorrideva come sempre, ma è il primo a sapere che non è un momento facile. Il ricordo del rigore sbagliato domenica a Bologna è ancora vivo, anche se l’argentino ha apprezzato la vicinanza e ringraziato i compagni per le parole espresse al Dall’Ara. A cominciare da quelle di Ciro Immobile, che aveva invitato tutti a «non crocifiggerlo», dopo l’errore che alla Lazio è costato due punti. La società, prolungando di un anno la scadenza del contratto (ora fissata al 30 giugno 2024), aumentando l’ingaggio da 1,5 a quasi 2,5 milioni di euro e inserendo una clausola rescissoria di 70 milioni, ha dimostrato enorme fiducia in Correa, sperando di ritrovare presto quel giocatore che lo scorso anno fu decisivo per la conquista della Coppa Italia e, più in generale, «costrinse» Inzaghi a trovargli un posto da titolare accanto a Immobile, scegliendo il «poker fantasia» con l’arretramento di Luis Alberto mezzala. Nel 2018, di questi tempi, Correa era una riserva: in campionato, due sole partite da titolare fino a fine novembre, poi la svolta. Ora che le gerarchie sono cambiate, però, la Lazio si aspetta il vero «Tucu».