Ai giallorossi adesso servono i gol di Kalinic
Il croato, chiamato a sostituire Dzeko, non segna dal 16 gennaio (ed è l’unica rete del 2019)
Il bosniaco Vuole forzare i tempi per giocare domenica contro la Samp, ma i medici sono contrari
Nella sua ultima esperienza da allenatore della Roma, Luciano Spalletti avrebbe volentieri scambiato il suo centravanti, Edin Dzeko, con quello della Fiorentina, cioè Nikola Kalinic. Secondo il tecnico toscano, l’ex viola si faceva preferire perché amava fare «la rotazione sul secondo palo, aspettando il passante».
Per fortuna della Roma, visti i suoi 92 gol realizzati finora, Edin Dzeko è rimasto in maglia giallorossa, mentre Kalinic nel resto della sua carriera non ha avuto troppa fortuna al Milan prima e all’Atletico Madrid poi.
A Trigoria, però, ha continuato ad avere degli estimatori, compreso il d.s. Gianluca Petrachi che la scorsa estate lo ha preso in prestito (oneroso con diritto di riscatto fissato a 9 milioni) dai «colchoneros», per regalare a Fonseca un sostituto del bosniaco ma anche un attaccante da schierare al fianco del numero 9 in caso di necessità.
Circostanza, questa, che si è verificata nei minuti finali di Roma-Cagliari, una gara che il tecnico portoghese ha provato a vincere con il doppio centravanti. In realtà il colpo gli era anche riuscito, visto che proprio Dzeko aveva fornito di testa a Kalinic l’assist per il gol vittoria, poi vanificato dal (non) fischio di Massa, che ha annullato tutto e ricacciato in gola l’esultanza dei tifosi e del croato, già corso a festeggiare per la prima volta sotto la curva Sud.
Domenica pomeriggio a Genova contro la Sampdoria di Claudio Ranieri, potrebbe però toccare a lui, vista la doppia frattura allo zigomo rimediata contro il Cagliari da Edin, che è stato operato il giorno dopo. I medici, infatti, consigliano prudenza e di non affrettare il recupero, anche se Dzeko vorrebbe esserci. Quanto accaduto la scorsa estate - la mancata cessione all’Inter, il rinnovo del suo contratto in scadenza e la stima incondizionata ricevuta dal tecnico e dalla tifoseria - lo ha responsabilizzato: si sente leader della Roma, anche se ha rifiutato la fascia che in estate gli ha offerto Florenzi (al rientro dopo l’influenza), come lo è della Nazionale bosniaca, che è andato a seguire da capitano non giocatore nel match di qualificazione a Euro 2020 vinto 4-1 contro la Finlandia.
Se però non dovesse farcela, Kalinic è più pronto di quanto non lo fosse prima della pausa. Durante la sosta ha lavorato e la sua condizione è migliorata: rispetto al giorno del suo arrivo, quando dichiarò che l’obiettivo principale della sua stagione era non farsi male, ora è sicuramente più utile alla causa.
Alla Sampdoria, poi, ha già segnato, proprio a Marassi con la maglia viola quasi quattro anni fa (era l’8 novembre 2015). In serie A non parte titolare dal 20 maggio 2018, quando giocò l’ultima con il Milan e affrontò la sua ex squadra, la Fiorentina, realizzando anche un gol.
Poi 24 presenze e appena 4 gol, comprese le coppe, con l’Atletico Madrid: l’ultima, e finora unica rete nel 2019, l’ha realizzata il 16 gennaio in Coppa del Re contro il Girona. Contro la Sampdoria, da titolare o a partita in corso, da solo o in coppia con Dzeko, cercherà di ricominciare a segnare.