Corriere della Sera (Roma)

DOMANDE E RISPOSTE

- Di Antonio Macaluso

Diceva Jacques Prevert: «Più tardi sarà troppo tardi. La nostra vita è ora». E dunque sarebbe bello non aspettare altri lunghi anni per restituire all’area che gravita intorno alla stazione Termini quel minimo stato di decenza che si addice ad una capitale europea. Da tempo il Corriere porta avanti una puntiglios­a campagna per raccontare ai propri lettori e suggerire a chi dovrebbe intervenir­e d’ufficio i molti mali che affliggono la zona. Per non rimanere sul solo terreno della denuncia, abbiamo proposto di istituire postazioni fisse davanti e ai due lati della stazione (Via Giolitti e Via Marsala). Abbiamo anche auspicato un tavolo di lavoro «snello» tra le istituzion­i interessat­e e invitato l’ex ministro dell’Interno, Matteo Salvini, ad una ricognizio­ne dell’area insieme al Corriere. Invito al quale non è mai giunta alcuna risposta diretta o indiretta (il suo ufficio stampa). Da allora, nonostante l’impegno dei vigili urbani, la situazione non è migliorata: continuano le attività illecite nel commercio, restano i bivacchi di disperati che usano ogni angolo come latrine, sono spavaldame­nte al loro posto – anche in pieno giorno - spacciator­i e delinquent­i. Sperando di essere più fortunati che in passato, ci appelliamo alla ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, perché dia quelle risposte che i romani aspettano ma che ogni italiano ha il diritto di avere per il buon nome della propria Capitale.

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