Il piano del questore: «Controlli continui fino a nuovo ordine»
L’ordinanza a polizia, carabinieri, Finanza e vigili
Controlli e bonifiche tutti i giorni. Dalle sette del mattino a dopo mezzanotte. Fino a nuovo ordine. Per la prima volta la stazione Termini al centro di operazioni che coinvolgeranno ogni 24 ore polizia, carabinieri, Finanza e vigili urbani, e che poi - una volta a settimana - diventeranno blitz ad «Alto Impatto», come è stata chiamata l’ultima strategia adottata dalla Questura, su richiesta della Prefettura, per restituire decoro a tutta la zona di piazza dei Cinquecento, via Marsala e via Giolitti (per non parlare dei giardini Einaudi, della galleria Turbigo, dei ballatoi di via Cappellini e delle strade che portano alle Ferrovie Laziali), e allo stesso tempo assicurare all’area la protezione prevista per il più importante obiettivo sensibile della Capitale ma anche a livello nazionale e internazionale -, insieme con il Colosseo e San Pietro.
Il debutto c’è stato la settimana scorsa, adesso il meccanismo entrerà a regime, con il clou probabilmente nelle prossime settimane, prima di Natale, quando Termini si trasformerà ancora di più in un crocevia per milioni di persone. Il piano di prevenzione, affidato a centinaia di uomini delle forze dell’ordine coordinati fra loro, è contenuto nell’ordinanza firmata dal questore Carmine Esposito, la 279/24 del 7 ottobre scorso, preceduta da un altro documento di una settimana prima. Provvedimenti che tracciano la mappa della presenza dello Stato fuori e dentro la stazione con il coinvolgimento della polizia ferroviaria, dei militari dell’Esercito impegnati in «Strade sicure», e della Municipale, alla quale (con sedici unità per turno di servizio) viene affidato il compito non solo di fronteggiare l’abusivismo commerciale di qualsiasi genere, compresi tassisti e parcheggiatori, chi danneggia arredi e strutture di servizio e chi si lascia andare a comportamenti molesti e maleducati - con l’adozione di misure di allontanamento fino alla richiesta del Daspo urbano -, ma anche di gestire il fenomeno degli accampati nei dintorni e spesso anche di fronte allo scalo ferroviario. Richiesta che ha tuttavia lasciato perplessi i sindacati dei vigili urbani, come l’Uglpl, che hanno fatto notare come in realtà quest’ultimo compito spetti soprattutto ai Servizi sociali del Comune. Servono ormai da molto tempo strutture in grado di accogliere i clochard che altrimenti - specialmente d’inverno non sapendo dove andare tornano a dormire fuori da Termini. «Non possiamo portarli via con la forza e farli sparire. Vanno aiutati, sono persone bisognose di cure e attenzioni. E bisogna anche saperci fare, essere bravi ad approcciarle», spiega chi si ritrova a operare in piazza dei Cinquecento e dintorni. Al di là dei controlli, degli arresti per spaccio, rapina, furto, borseggio, molestie e altri reati, e la stessa prevenzione antiterrorismo, è infatti questo il nodo cruciale dal quale passa il decoro di Termini. E anche la stessa sicurezza. Per questo potrebbero essere ridisegnati i servizi di controllo sulla movida. Che già nel fine settimana hanno portato a 300 multe per eccesso di velocità su 4 mila auto fermate dalla Municipale.