CONTRO L’ODIO UNA LUCE
In una città come Roma, dove tutto tende a disperdersi e a sbiadire, nei giorni scorsi due ricorrenze hanno mostrato la tenuta di altrettanti punti di riferimento. Sabato 12 ottobre la Comunità ebraica romana e la Comunità di sant’Egidio hanno raggiunto con una fiaccolata la Sinagoga partendo da Santa Maria in Trastevere per rammentare ai romani l’orrore del rastrellamento nazista dei concittadini ebrei del 16 ottobre 1943. La proposta di unire le forze fu della Comunità di sant’Egidio, e l’allora Rabbino Capo, il grande Elio Toaff, la accolse con entusiasmo proprio per l’evidente, fortissimo valore simbolico della fiaccolata comune: una battaglia pacifica contro gli orrori di ieri e di oggi. Da allora ogni ricorrenza ha avuto un volto diverso, e in qualche modo nuovo, attualissimo, che onora la Roma più civile. Giovedì 10, a san Giovanni, è stato celebrato anche il 40° anniversario della fondazione della Caritas romana: il pensiero principale è andato a don Luigi Di Liegro, che ne fu non solo il primo direttore ma anche il regista materiale e spirituale, l’ambasciatore – nel nome degli ultimi - di coloro che non hanno volto né dirittipresso il Campidoglio e tutti gli altri luoghi del potere politico e anche economico. Senza la Caritas diocesana di Roma, e il ragionamento vale in parallelo per la fiaccolata del 16 ottobre, questa città avrebbe meno luce su un cammino quotidiano spesso disseminato di egoismo, di odio, di razzismo, di intolleranza.