Il tassista si pente: «Scusa Aboubakar»
Stefano aveva chiesto al sindacalista Soumahoro di sedersi davanti: oppure scendi
Si è riconciliato con il tassista che, giovedì scorso, lo aveva respinto intimandogli: «Tu sali davanti o non entri». Dopo aver denunciato sui social il gesto discriminatorio, ieri è stato lo stesso Aboubakar Soumahoro, italo-ivoriano, sindacalista Usb, a pubblicare la notizia corredata di foto nella quale i due si mostrano sorridenti: «Lui è Stefano, il tassista che giorni fa mi ha impedito di salire sul suo taxi. Ci siamo incontrati e mi ha chiesto scusa. Scuse che ho accettato. Il perdono è una virtù che va esercitata perché libera l’anima e infonde il coraggio per guardare al futuro con speranza». È stato il conducente a cercare l’attivista per i diritti dei braccianti, deciso a riparare l’offesa: «Ha saputo che ero a una riunione con i familiari di Sacko Soumayla (il sindacalista 29enne maliano ucciso in Calabria nel giugno 2018, ndr)e mi ha raggiunto». Dopo averlo accolto, lo ha rassicurato che non presenterà più denuncia nei suoi confronti: «Gli ho anche detto che, se mai dovesse vedere violati i suoi diritti di lavoratore, sarò pronto a battermi al suo fianco». Schivo ai riflettori, se Boubakar ha deciso di rendere pubblica la vicenda non è tanto per i risvolti personali, ma per lanciare un messaggio ai giovani: «Basta con l’esasperazione del disagio e il paradigma della violenza. Torniamo a insegnare l’educazione civica e non dimentichiamoci che lo Stato siamo noi».