Odissea abbonamento
Nel settembre 2018 sottoscrivo un abbonamento annuale a Sky a € 34.90 al mese. Il 20 marzo, con ampio anticipo, invio via pec la comunicazione di non rinnovo a scadenza. Ricevo varie telefonate del Servizio Clienti che invitano al ripensamento; così pressanti e ripetitive che il 26 aprile invio una seconda pec confermando la mia volontà e chiedendo di non essere più A inizio settembre vengo chiamato di nuovo con una proposta di rinnovo per un anno a € 29.90 al mese senza costi di attivazione. Accetto e chiedo una nuova tessera: la mia dà problemi. La nuova arriva in pochi giorni, ma non funziona. Inizia così una serie di contatti inutili con call center con persone non italiane con chiari problemi di comprensione. Mentre gli italiani con cui si entra in contatto al massimo sanno dire che sarò ricontattato da «tecnici», mai visti. Il 25 settembre ricevo una mail da Sky che annuncia trionfante il prossimo rinnovo del contratto al € 34.90 al mese. Chiamo il Servizio Clienti: mi si dice che c’è nella mia scheda il rinnovo a tale prezzo, nulla risulta dell’offerè ta da 29.90 €. Invio lo stesso giorno una pec con cui disdico e invito Sky a non addebitarmi canoni dopo il 30 settembre. Dopo altre telefonate mi dicono che il contratto si è rinnovato perché la disdetta di marzo non risulta. Invio di nuovo la pec con ricevuta di consegna ma invano. Domenica 13 l’apoteosi. Ricevo per mail la fattura di ottobre con pagamento fissato al 17. Accendo la tv e compare la scritta «tessera non attiva».
Corrado Pillitteri