«Ma Roma deve elevare subito il livello dei servizi»
Roscioli (Federalberghi): occorre migliorare trasporti e decoro
Il presidente di Federalberghi Giuseppe Roscioli da una parte valuta positivamente il nuovo metodo di rilevamento dei turisti, dall’altra si lascia scappare un «sì, però...».
Sì, però?
«Però...perché anche se questo metodo rileva chi arriva da Napoli dalla mattina alla sera, è una presenza che non soggiorna. Quindi sono dati che possono interessare il Comune, ma al fine di coloro che dormono e che distribuiscono reddito a Roma, compresa la tassa di soggiorno, la rilevazione è ininfluente».
Ma i vostri dati sull’occupazione delle stanze e questi possono coincidere?
«No, mai. Noi valutiamo le presenze negli esercizi regolari di visitatori che vengono censiti sia dal Comune, sia dalla Questura. E sicuramente questo sistema, benché puntuale e preciso, non consente altri rilevamenti».
Allora c’è davvero il 5% in più di turisti nei 5 stelle?
«Sì, ci risulta. Comunque il numero di alberghi di questa categoria in altre capitali è superiore a quello di Roma, quindi dovrebbe crescere. Comunque è un segnale di miglioramento».
Il Convention bureau ha compiuto in anno: ha funzionato per attirare turisti che spendono?
«Nonostante sia solo il primo anno, e quindi lo si possa considerare ancora in rodaggio, ha già portato numerosi eventi e congressi, e il programma dei prossimi anni è ancora più nutrito. I grandi congressi vengono prenotati con anni di anticipo, quindi in futuro ci aspettiamo risultati ancora più importanti».
Un’indagine sul «sentiment» dei turisti di Unicredit ha dimostrato che un punto debole possono essere proprio le camere degli hotel.
«Sicuramente quelle degli alberghi più vecchi hanno bisogno di essere rinfrescate. Mi stupisco però del fatto che una ricerca del genere non parla del gradimento dei servizi essenziali della città. Secondo me l’unico modo per elevare la qualità del turismo a Roma è migliorare tutti i servizi. Certamente quelli degli alberghi, ma sarebbe inutile se non riuscissimo a migliorare anche gli elementi fondamentali della città: come trasporto, pubblico, decoro, abusivismo, tutto quello che il turista tocca con mano. Se tutto venisse elevato anche la qualità del turismo verrebbe migliorata».
I numeri però crescono.
«Crescono come presenze. Ma da quando si è sviluppato il fenomeno degli affitti brevi c’è un turismo a basso costo che produce un numero di visitatori molto alto con una spesa molto bassa. Se dobbiamo migliorare la qualità, dobbiamo fare arrivare turisti culturalmente più elevati che tornano e che spendono di più»