Immobile, nuovi numeri da urlo La sua rinascita salva la Lazio
Il bomber vola a caccia della terza vittoria della classifica di cannonieri
Tra i tanti numeri impressionanti di Immobile, ce n’è uno quasi incredibile che riguarda questa stagione: in tutte le partite che ha giocato da titolare nella Lazio (sette in campionato e una in Europa League) ha lasciato il segno. Con i gol, gli assist oppure – com’è successo nella burrascosa rimonta contro l’Atalanta – con entrambi. Complessivamente di reti ne ha realizzate 10, delle quali 9 in campionato, là dove è capocannoniere. Si è così rilanciato all’inseguimento del titolo di miglior marcatore, che si è già aggiudicato in due occasioni: nel 2013-14 con il Torino e nel 2017-18 con la Lazio alla pari con l’interista Icardi.
Riuscisse a ripetersi ancora una volta, entrerebbe di diritto tra i più grandi cannonieri nella storia del nostro calcio: 3 classifiche dei cannonieri le hanno vinte appena 7 calciatori e tra questi autentiche leggende come Meazza e Riva, Platini e Pulici, Pruzzo e Boffi, più la bandiera biancoceleste Signori; meglio di loro ha fatto solo lo svedese Nordahl che è stato per 5 volte il re del gol con la maglia del Milan.
Immobile sabato si è addirittura superato: ha conquistato due rigori e li ha trasformati, in mezzo a queste due prodezze ha mandato in porta Correa (è stato il terzo assist del suo campionato). Ciro si è caricato la Lazio sulle spalle e l’ha condotta verso una rimonta che sembrava impossibile, soffocando la contestazione dei tifosi i quali avevano messo nel mirino la squadra ma soprattutto Lotito. Forse adesso il presidente, che comprensibilmente non aveva gradito il suo clamoroso sfogo in occasione della sostituzione con il Parma, gli sarà riconoscente.
Di sicuro la squadra ha risposto nel modo migliore possibile alle pesanti critiche del proprietario. Davvero pensa che non abbiamo carattere? Crede realmente che non siamo abbastanza cattivi? Lotito avrà apprezzato. E probabilmente penserà che siano state le sue parole a trasmettere al gruppo la spinta necessaria per recuperare tre gol a un’avversaria quasi incontenibile come l’Atalanta. Immobile è tornato se stesso dopo un avvio di stagione contraddittorio. Di gol ne ha sempre segnati, però nelle prime partite si è molto discusso di certi suoi errori piuttosto banali in fase conclusiva, in particolare nel derby. Il nervosismo lo ha portato alla reazione contro Inzaghi che ha scatenato il caos, ma ora tutto è tornato nella normalità. La straordinaria normalità di uno capace di segnare più di un gol a partita.