Multiservizi non lavora, scuole sporche E i genitori puliscono da soli bagni e cucine
LA SOCIETÀ DOVE SONO PREVISTI 3.500 ESUBERI
Il Comune diffida Multiservizi, che mercoledì ha comunicato di voler avviare la procedura di licenziamento al 31 dicembre per 3.500 dipendenti, fino all’incontro convocato per lunedì dal dg del Campidoglio, Franco Giampaoletti. L’annuncio dei vertici (la società è partecipata al 51% da Ama) ha scatenato «l’ira» della sindaca, che non esclude l’ipotesi di denuncia «per procurato allarme», mentre si starebbe valutando la rimozione del management. Questa mattina i lavoratori si riuniscono in presidio per protestare assieme alle altre municipalizzate. I sindacati sono preoccupati per l’esasperazione del braccio di ferro tra l’azienda e l’amministrazione M5S, scandito da ricorsi e controricorsi.
Le rappresentanze dei lavoratori sono in allarme per una situazione che si trascina da mesi, ancor più dopo che Multiservizi ha ottenuto una sospensiva fino al prossimo febbraio (per l’esclusione dalla gara a doppio oggetto nonostante sia stata l’unica partecipante), chiedendo così di prolungare il contratto fino a giugno. E però, dopo aver registrato la chiusura del Campidoglio, i vertici della società avrebbero deciso di applicare la legge alla lettera facendo scattare la procedura di licenziamento a 75 giorni dalla scadenza dell’ultima proroga. «La convocazione di Giampaoletti certifica lo stato di fibrillazione — interviene Natale Di Cola, segretario della Cgil Roma e Lazio —. Chiederemo alla sindaca quali sono le sue reali intenzioni, dopo aver ribadito più volte che l’obiettivo sarebbe stata l’internalizzazione». «Dobbiamo tutelare i lavoratori di Roma Multiservizi, uomini e donne già vessati da decurtazioni di stipendio e da continue incertezze rispetto al futuro della loro occupazione — incalzano Mario Piconi ed Ermenegildo Rossi della Ugl —. Non ci fermeremo davanti a minacce strumentali». E dalla Fisascat-Cisl Paolo Le Foche rilancia: «Siamo molto preoccupati per il futuro occupazionale dei dipendenti, aprire adesso una procedura significa creare tensione, come buttare un cerino in un recipiente pieno di benzina creando forte allarmismo. Non vorremmo che a rimetterci, nello scontro tra poteri, fossero come sempre i lavoratori».
Nel frattempo, a risentire dello stato di agitazione sono i servizi erogati dalla società partecipata, dalla guardiania alla pulizia. Ieri nella scuola dell’infanzia «Casa dei bimbi» di Garbatella è scattato il «blitz» non autorizzato dei genitori. Con stracci, guanti e detergenti hanno pulito i bagni utilizzati dai piccoli, ormai ridotti in condizioni pessime dopo i mancati interventi del personale di Multiservizi. L’idea è partita dalle chat dei genitori preoccupati dalle foto arrivate dall’interno dell’istituto: wc sporchi, grembiulini macchiati da escrementi in quanto i bimbi non sono stati accompagnati al bagno (compito che spetta agli addetti incaricati dall’azienda capitolina). E parliamo di un plesso che ospita otto sezioni con 20 piccoli a classe. La scuola ha segnalato le carenze al Municipio, ma i genitori hanno chiesto una soluzione rapida: «La società da giorni sta inviando nella nostra scuola pochissimi operatori, non sufficienti a coprire turni e mansioni — la denuncia delle famiglie —. Il risultato è che i servizi minimi essenziali non sono garantiti. Oggi (ieri, ndr) abbiamo ripristinato le condizioni igieniche, domani (oggi, ndr) se necessario, lo rifaremo e, se servirà, autogestiremo la nostra scuola. In ogni caso, porteremo avanti altre iniziative di denuncia e sensibilizzazione».
❞ La convocazio ne in Comune certifica lo stato di fibrillazione. Chiederemo alla sindaca quali sono le sue reali intenzioni Natale Di Cola
❞ Dobbiamo tutelare i lavoratori, già vessati da decurtazioni di stipendio e da continue incertezze rispetto al futuro Mario Piconi