Rifiuti e trasporti, oggi un venerdì nero
Giornata di disagio nella Capitale per lo sciopero di 30 mila dipendenti delle aziende comunali
Blocco della raccolta dei rifiuti. Rischiano la chiusura scuole, musei e farmacie comunali. Bus, tram, metro e fs locali fermi dalle 20 alle 2, mentre i mezzi Cotral (aderendo allo sciopero generale) si fermano dalle 8.30 alle 17 e dalle 20 a fine servizio. Oggi Roma rischia lo stop totale per la protesta dei circa 30 mila lavoratori delle società partecipate del Comune, indetta dai sindacati confederali. E stamani dalle 10 centinaia di cittadini protestano in piazza del Campidoglio. Le Fs garantiscono i treni regionali nelle fasce pendolari (dalle 6 alle 9 e dalle 18 alle 21).
Oggi Roma rischia lo stop totale: dai rifiuti ai trasporti, dalle farmacie alle scuole, tutto potrebbe essere bloccato dalla protesta dei circa 30 mila lavoratori delle partecipate capitoline indetta dai sindacati confederali — stamani dalle 10 in piazza sotto il palazzo del Comune — dopo lo scoppio del caso Roma Metropolitane, municipalizzata messa in liquidazione dal Campidoglio. Nonostante gli appelli della sindaca, dei Garanti degli Scioperi e dell’Infanzia, e dei responsabili delle scuole («Ci aspettiamo caos, assenze per stop trasporti e chiusure per agitazione bidelli», ieri l’allarme del presidente dell’Associazione presidi del Lazio, Mario Rusconi), la possibile revoca della serrata è collassata a causa del muro contro muro tra Comune e sindacati. Uno scontro dai toni accesi culminato, mercoledì sera, con la questione relativa a Roma Multiservizi: l’azienda è al 51% proprietà dell’Ama e, secondo i sindacati, era sul punto di inviare ai dipendenti «3.500 lettere di licenziamento» a causa del prossimo termine (31 dicembre) del contratto di servizio e delle mancate garanzie di rinnovo da parte del Comune. Per il Campidoglio trattasi di «fake» fatta uscire dalle sigle per lanciare la giornata di sciopero di oggi. Che, tra mille tensioni, è confermato.
E durerà l’intera giornata che, per i cittadini della Capitale, si preannuncia di passione vera. Perché la protesta porterà probabili ripercussioni nella raccolta dei rifiuti, nelle pulizie delle scuole, nelle mense e anche nelle corse di bus e metro. Un rischio paralisi che si estende su scala nazionale se si considera che lo sciopero romano va ad aggiungersi anche alla manifestazione generale nazionale che riguarda tutti i trasporti, treni e aerei compresi, fino alle 9 di stasera.
A Roma i disagi più importanti saranno forse quelli legati alla raccolta dei rifiuti. Tanto che la stessa Ama ha chiesto ai cittadini di evitare, nella giornata di oggi, di portare la spazzatura al cassonetto. Il servizio di raccolta è assicurato solo nelle fasce di garanzia, ovvero dalle 5,30 alle 8,30 la mattina e dalle 17,30 alle 20 la sera. Ma solo davanti a ospedali, scuole e monumenti di pregio: considerato il ritmo della Capitale in termini di produzione dei rifiuti (5 mila tonnellate al giorno) e i problemi strutturali del sistema, pure un solo giorno di stop fa venire i brividi. Anche perché una soluzione vera al momento non si trova: ieri si è nuovamente riunita la cabina sui rifiuti della Capitale tra Campidoglio, Regione e ministero dell’Ambiente, ma la fumata è stata ancora una volta nera, con il Comune che non ha sciolto i nodi relativi all’approvazione del bilancio 2017 dell’Ama e alle prospettive dello smaltimento dopo la chiusura, a fine anno, della discarica di Colleferro.
Per i trasporti i problemi
potrebbero essere più contenuti: bus, metro, tram e ferrovie (Roma-Lido, Roma-Viterbo e Termini-Centocelle) sono a rischio solo dalle 20 alle 24. Stesso orario anche per i mezzi gestiti dalla Roma Tpl. Mentre Cotral sciopererà per 24 ore (dalle 8,30 alle 17 e dalle 20 a fine servizio). A ciò si aggiunge la protesta del personale Fs, anche se la società garantisce i treni regionali nelle fasce pendolari(dalle 6 alle 9 e dalle 18 alle 21) e l’impegno ad assicurare la quasi totalità dei collegamenti, seppure con «leggere modifiche al programma».
In città potrebbero restare chiuse le scuole e i musei comunali per la partecipazione alla serrata del personale che si occupa dei servizi di pulizia e sorveglianza. Rischi che coinvolgono i nidi, le scuole primarie e secondarie, e le università. Mentre, di sicuro, resteranno giù le serrande delle farmacie comunali.