Zaniolo, tocco da maestro Dzeko, colpo mascherato
Decisivo
Nicolò Zaniolo, 20 anni, dopo il gol della vittoria
❞ Paulo Fonseca Nicolò è stato fantastico ma tutta la squadra ha dato prova di grande carattere
Nicolò Zaniolo Dobbiamo solo continuare a vincere, senza pensare alla lotta Champions
Era l’uomo più atteso, Nicolò Zaniolo, e ancora una volta ha risposto sul campo. Per lui la Curva Sud ha ripudiato definitivamente Fabio Capello, che la scorsa settimana lo aveva indirettamente criticato, raccomandando all’interista Sebastiano Esposito di non seguire la sua strada: i cori arrivati dal settore nei confronti del tecnico del terzo scudetto sono stati inequivocabili, così come quelli nei confronti di Nicolò, che dopo il gol del 2-1 ha baciato per la prima volta la maglia. Una risposta indiretta anche alla presenza in tribuna di Fabio Paratici, d.s. della Juventus che da tanti mesi lo ha messo nel mirino. «È stata una bellissima serata per la squadra - le sue parole a fine gara - io penso ad allenarmi, a migliorarmi e a far parlare il campo». Le statistiche dicono che quello al Milan è stato il suo nono con la maglia della Roma, tutti realizzati all’Olimpico. «I tifosi sono fantastici, sempre presenti e li ringrazio per i tanti applausi, spero di farli esultare tante altre volte. Col Milan abbiamo disputato una buona partita, ora dobbiamo andare a Udine per conquistare i tre punti. Alla lotta Champions non dobbiamo pensare, dobbiamo sempre vincere e se non ci riusciamo vogliamo uscire dal campo avendo dato tutto: siamo cresciuti molto come carattere di squadra. Il mio ruolo? Mi trovo bene come mezzala, come trequartista e come esterno, gioco dove mi dice il mister, non penso a me ma al gruppo».
Parole che hanno fatto piacere anche a Paulo Fonseca. «Non credo che le critiche - le parole del tecnico portoghese - lo abbiano influenzato, Nicolò ha disputato una bellissima partita e segnato un gol fondamentale per noi, dandoci tre punti che ci servono tantissimo». È stata la migliore Roma delle ultime settimane. «I giocatori hanno dato vita a una gara strepitosa, hanno lottato molto anche se devo dire che non è facile in questo momento giocare tre partite in una settimana. È un risultato sicuramente meritato».
La Roma ha finito con quattro difensori centrali, Fonseca ha fatto entrare Antonucci e Cetin, al suo esordio assoluto, ma ha tenuto fuori Florenzi anche quando ha dovuto rinunciare a Spinazzola per un problema all’inguine. «Non c’è nessun problema con Alessandro, è stata una mia decisione. Non è entrato perché quando Spinazzola stava male ho pensato che dovevamo difendere bene, e contro Leao era necessario un giocatore veloce come Cetin».
Con i tre punti di ieri la Roma si è riportata in quinta posizione, a meno uno dal Napoli e in piena corsa per la Champions. «Non dobbiamo guardare alla classifica, certo non è giusto giocare mercoledì sera a Udine e poi sabato pomeriggio col Napoli ma non possiamo fare altro. Pastore ha dimostrato tutta la sua qualità e la sua professionalità, per lui era la terza partita della settimana. Mancini a centrocampo? Sono molto sorpreso dalle sue prestazioni in quella posizione».