Lazio, Immobile dal 2016 re del gol in campionato
Ciro Immobile è il re del gol. Con la rete della vittoria segnata a Firenze, ha raggiunto Chinaglia tra i cannonieri della Lazio in serie A: 77 centri, che lui ha totalizzato in 3 stagioni più 9 giornate. In questo stesso periodo nessun altro attaccante ha segnato di più nel nostro campionato: Mertens è arrivato a 66, Dzeko a 59, Quagliarella a 58, Icardi (ora in Francia) a 54, Zapata a 50, gli juventini Higuain e Dybala rispettivamente a 48 e 40 (il Pipita ha trascorso sei mesi in Premier, ma è comunque staccatissimo).
C’è chi ha detto: ma Immobile non segna alle grandi squadre. Inzaghi ha subito risposto: «Non mi sembra, ricordo una Supercoppa italiana conquistata contro la Juve grazie a una sua doppietta e un successo allo Stadium ottenuto con altri due gol di Ciro». Chiariamo. È vero, Immobile segna più alle piccole squadre italiane che alle big (includendo tra queste Juve, Inter, Milan, Roma, Atalanta e la stessa Lazio): la sua media realizzativa contro le prime è 0,82 gol a partita, contro le seconde è 0,41. Se ci pensate, però, è abbastanza naturale che questo accada: c’è qualcuno che ritiene ci sia la stessa difficoltà a far gol alla Juve oppure – con tutto il rispetto – al Lecce e al Chievo? Non a caso perfino Cristiano Ronaldo, giusto per fare il più nobile degli esempio, ha medie praticamente identiche a quelle di Immobile: 0,40 contro le grandi squadre italiane, 0,77 contro le altre.
Quello che di Immobile si vede e si celebra è rappresentato dai gol. Il centravanti della Lazio, però, ha un’altra qualità che spesso passa in secondo o anche in terzo piano: la capacità di far segnare i compagni. In questo inizio di campionato, alle 10 reti segnate, bisogna aggiungere 4 assist: un’enormità per chi ricopre il suo ruolo. Non è però una caratteristica nuova di Immobile, anche se non si è mai manifestata in queste proporzioni. Pure nella passata stagione – che forse è stata perfino un po’ deludente – il centravanti della Lazio di assist se n’è inventati 6 in campionato, e due anni fa ha raggiunto addirittura quota 8.
Ieri sera il giudice sportivo ha squalificato per una giornata Vavro, colpevole di avere «assunto un atteggiamento provocatorio nei confronti dei tifosi avversari, alimentando il clima di tensione»