Comune: Roma metropolitane, c’è il liquidatore
Braccio di ferro tra l’ex amministratore Santucci (ancora in carica) e i grillini
Il Comune ha scelto come nuovo amministratore unico di Roma metropolitane Giovanni Mottura, commercialista e liquidatore, al posto del dimissionario Marco Santucci. Se non fosse che il manager uscente ha deciso di non presentarsi all’Assemblea dei soci (saltata) che avrebbe dovuto ufficializzare la nuova nomina. Tutto fermo, mentre si avvicina la sentenza del Tar, il 6 novembre, sul ricorso contro la liquidazione.
È stata un’altra giornata di caos per Roma metropolitane, scandita dal braccio di ferro tra l’amministratore unico Marco Santucci (dimissionario ma tecnicamente ancora in carica) e il Campidoglio, che in commissione Mobilità ieri mattina ha scelto come successore Giovanni Mottura, commercialista con un curriculum da revisore dei conti, già liquidatore di aziende anche su incarico del tribunale di Roma.
Si è arrivati fino a sera con l’incognita se riunire o meno l’Assemblea dei soci, che avrebbe dovuto formalizzare il cambio al vertice. Se non fosse che, dopo la decisione di Santucci di revocarla, il
Campidoglio si sarebbe trovato costretto a calcare la mano: avrebbe potuto procedere comunque ma una seduta senza il presidente, lo stesso che aveva deciso di farla saltare, avrebbe rappresentato un problema, oltre che un’ipotetica delegittimazione. L’ex au, tra i firmatari del ricorso contro la liquidazione della società di via Tuscolana, sembra intenzionato a resistere a oltranza come l’ultimo dei mohicani. Da quanto filtra, per tutto il giorno il direttore generale del Comune, Franco Giampaoletti, lo avrebbe cercato al telefono per convincerlo a presentarsi, ma lui avrebbe tenuto il punto.
L’obiettivo strategico è con«riservandosi gelare la situazione fino al 6 novembre, quando il Tar dovrà esprimersi sull’impugnazione. Dal Campidoglio, invece, vorrebbero accelerare in modo tale che il nuovo amministratore unico si insedi prima del pronunciamento dei giudici amministrativi, dando così seguito al mandato di liquidare la società. E però, malgrado il pressing e le consultazioni (con Segretariato, Avvocatura, capo di Gabinetto) per trovare uno sbocco, non si è arrivati ad alcun accordo, semmai le posizioni si sono ancor più radicalizzate.
Nel frattempo, il gruppo capitolino del Pd ha deciso di presentare un esposto al prefetto e alla Corte dei Conti, ulteriori passi formali presso altre autorità a tutti i livelli giurisdizionali».
In parallelo, è stato chiesto al presidente, il dem Marco Palumbo, di convocare una seduta urgente della commissione Trasparenza, «al fine di verificare la correttezza delle procedure amministrative adottate nell’assunzione da parte dell’Assemblea capitolina del provvedimento di liquidazione della società in house Roma metropolitane». La soluzione della vicenda, salvo forzature, non sembra immediata e i contendenti, trincerati nelle rispettive posizioni, navigano a vista.
Protesta
Alcune partecipanti alla manifestazione in piazza del Campidoglio del 25 ottobre scorso indetta dai sindacati di tutte le società partecipate del Comune