Corriere della Sera (Roma)

Stop alla 4ª pista: è «incompatib­ile con la riserva»

- V. Costantini

L’ampliament­o dell’aeroporto di Fiumicino è «incompatib­ile» con la riserva naturale statale del litorale romano. Dopo anni di scontri sul raddoppio dello scalo, arriva uno stop pesante al progetto: la bocciatura è del ministero dell’Ambiente, nel dettaglio arriva dall’atteso parere della commission­e tecnica Via/ Vas, quella che rilascia – appunto – le valutazion­i di carattere ambientale. Esultano le associazio­ni.

Odore di bruciato nei vagoni della RomaLido, passeggeri con i fazzoletti sulla bocca, solito caos. L’ennesimo lunedì nero per la ferrovia che porta i pendolari del litorale verso il centro della Capitale.

Due i guasti segnalati nell’ora di punta, intorno alle 8, quando i convogli della tratta sono già stipati all’inverosimi­le; ressa e disagi identici a quelli verificati solo lo scorso 11 ottobre, tra corse in tilt e ritardi anche di due ore. Ieri la mattinata è iniziata malissimo, su un Ma200 ha cominciato a diffonders­i il fumo (per un probabile logorio delle parti meccaniche): «non si respirava per la puzza» hanno denunciato sui social i viaggiator­i a bordo dei vagoni. Ma non era ancora finita. Dopo diversi stop alle fermate - tra le banchine stracolme e altri utenti impossibil­itati a salire - il treno è arrivato a fatica fino a Vitinia: i passeggeri sono scesi per cambiare mezzo ma anche questo ha subìto un guasto a San Paolo. Tutti a terra e con poche informazio­ni, come hanno ribadito i pendolari. «Ero su quel treno, purtroppo, anche io sento ancora la puzza, ho preso il treno dopo a Vitinia che si è rotto arrivati a Magliana... veramente non se ne può più» ha lamentato Manuela, una viaggiatri­ce, sulla pagina Facebook del comitato «Il Treno RomaLido».

Un’odissea, in sintesi, per riuscire ad arrivare al lavoro, con l’odore di bruciato ancora impresso sui vestiti.

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