Corriere della Sera (Roma)

A qualcuno piace (il cinema) classico

Palazzo delle Esposizion­i Da martedì al via la rassegna con 15 film di autori classici, proiettati in pellicola 35 mm

- di Stefania Ulivi

Un ladro gentiluomo Gaston Monescu (Herbert Marshall), molto credibile nei panni di un elegante barone intento a corteggiar­e una contessa — in realtà esperta borseggiat­rice (Lily, interpreta­ta da Miriam Hopkins) — pronta, a sua volta, a derubarlo. Lo sfondo, un esclusivo hotel veneziano e gondolieri che passano per i canali cantando ’O sole mio.

Un anno dopo siamo a Parigi, all’Opéra dove la sofisticat­a Madame Mariette Colet (Kay Francis), vedova assai contesa di un miliardari­o francese, subisce il furto di una pochette tempestata di diamanti. Sono gli ingredient­i di partenza di Mancia competente di Ernst Lubitsch (curiosa versione italiana di Trouble in Paradise), titolo scelto per inaugurare, martedì 5 novembre, la nona edizione della rassegna «A qualcuno piace classico» nella sala Cinema del Palazzo delle Esposizion­i.

Uno dei primi film dopo l’introduzio­ne del sonoro, un autentico gioiello dove il celebre Lubitsch touch — difficile da descrivere ma riconoscib­ilissimo — mostra tutta la sua forza. Dialoghi serratissi­mi, elegante ironia, un erotismo teso che, dopo l’entrata in vigore del codice Hays, gli valse l’attenziond­e dei censori. Nel 1935, tre anni dopo l’uscita, gli fu negata la possibilit­à di una nuova uscita in sala.

Non è solo questo il titolo da non perdere della rassegna, in programma fino al 26 maggio 2020, che spaziano nel tempo. Dagli anni Venti, con un grande classico del muto come Mikaël di Carl Theodor Dreyer, con Benjamin Christense­n, Walter Slezak, Nora Gregor, tra i primi film della storia del cinema a raccontare un amore omosessual­e (la proiezione, il 28 aprile 2020, sarà accompagna­ta dal vivo al pianoforte dal maestro Antonio Coppola). Fino alla seconda metà degli anni Ottanta, con un titolo come Hannah e le sue sorelle, il film di chiusura, opera della maturità di Woody Allen.

Tra gli eventi speciali, Pauline alla spiaggia scelto per festeggiar­e Éric Rohmer nel centenario della nascita. Parte del ciclo «Commedie e proverbi» («Chi parla troppo si danneggia», è la frase di Chrétien de Troyes che apre la pellicola), attraverso i personaggi delle due cugine in vacanza in Normandia mentre l’estate sta finendo — la quindicenn­e Pauline (Amanda Langlet) e la trentenne Marion (Arielle Dombase) — il film permette al grande autore francese di tornare su molti temi cari.

In programma anche il Danton di Andrzej Wajda, interpreta­to da Gérard Depardieu. Da non perdere la Marilyn Monroe de La tua bocca brucia di Roy Ward Baker e La

terza generazion­e di Fassbinder, opera chiave sulla stagione del terrorismo. Due autori culto della New Hollywood con due film: William Friedkin con Il braccio violento della legge, Paul Mazursky con Harry e Tonto. Non manca Il Vangelo secondo Matteo di Pasolini e un classico della coppia Almodóvar/Banderas, celebrata quest’anno grazie a Dolor y Gloria: La legge del desiderio.

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 ??  ?? In alto da sinistra, Miriam Hopkins , Herbert Marshall e Kay Francis in «Mancia competente» di Lubitsch. A sinistra Gene Hackman ne «Il braccio violento della legge» di Friedkin. Qui sopra, Mia Farrow (a sinistra) e Barbara Hershey in «Hannah e le sue sorelle» di Woody Allen In programma
In alto da sinistra, Miriam Hopkins , Herbert Marshall e Kay Francis in «Mancia competente» di Lubitsch. A sinistra Gene Hackman ne «Il braccio violento della legge» di Friedkin. Qui sopra, Mia Farrow (a sinistra) e Barbara Hershey in «Hannah e le sue sorelle» di Woody Allen In programma
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