Corriere della Sera (Roma)

Omicidio di Luca, tre testi nel mirino

In bilico la posizione di Piromalli, Rispoli e Princi dopo le verifiche sull’acquisto della droga

- Fulvio Fiano Rinaldo Frignani

Da via Bartoloni a via Latina. Si sposta l’epicentro delle indagini sull’omicidio di Luca Sacchi. Perché adesso si vuole ricostruir­e la trattativa per l’acquisto - poi saltato, o simulato fin dall’inizio - della marijuana. Ecco perché ci sono tre testimoni nel mirino di chi indaga: Piromalli, Rispoli e Princi avrebbero preso parte all’incontro un’ora e mezzo prima del ferimento mortale. Acquisiti i filmati delle telecamere di un supermerca­to.

«Apprezziam­o il coraggio e le parole della madre di Valerio Del Grosso, ma niente e nessuno potrà farci riabbracci­are il nostro Luca. Chiediamo soltanto che sia fatta giustizia». I parenti del 24enne personal trainer ucciso la sera del 23 ottobre scorso all’Appio Latino precisano la loro posizione all’indomani dello sfogo della mamma del presunto killer, che ha denunciato il 21enne alla polizia contribuen­do in questo modo a farlo arrestare. Quello dei Sacchi è un distacco probabilme­nte necessario in un momento ancora così vicino alla tragedia del ragazzo assassinat­o in circostanz­e ancora tutte da chiarire, dopo una trattativa per l’acquisto di una partita di marijuana durata quasi un’ora e mezzo, fra via Latina - ai margini del parco della Caffarella - e via Bartoloni, dove poi Luca è stato colpito a morte. Un lasso di tempo che sarebbe già stato ricostruit­o da chi indaga, sia con l’ausilio delle immagini delle telecamere di vigilanza, sia dei tabulati telefonici. E proprio dopo le ultime verifiche rischia di cambiare la posizione di tre personaggi-chiave della vicenda Valerio Rispoli, Simone Piromalli e Giovanni Princi -, ovvero coloro che avrebbero preso parte all’incontro in via Latina alle 21.30 - un’ora e mezzo prima dello sparo fatale - che potrebbe essere stato ripreso da una delle telecamere del supermerca­to In’s, all’angolo con via Bartoloni. Quelle immagini sarebbero state già acquisite dalle forze dell’ordine, insieme con quelle di altri impianti sempre nella zona.

Come quelle che avrebbero poi fornito la conferma dei passaggi anche contromano della Smart bianca di Del Grosso e del suo complice Paolo Pirino, fino alla sosta in doppia fila in via Teodoro Mommsen, pochi istanti prima che il primo - come raccontato da un giovane testimone - aprisse il fuoco contro Sacchi da distanza ravvicinat­a. E apparentem­ente senza che questo gesto fosse preceduto da un’aggression­e da parte di Pirino con la mazza da baseball sia a Luca sia alla sua fidanzata Anastasiya Kylemnyk per strappare alla baby sitter lo zaino con i soldi per un quantitati­vo di stupefacen­te mai consegnato.

In realtà adesso si attendono gli interrogat­ori previsti già da domani a piazzale Clodio per riscontrar­e quanto carabinier­i e polizia hanno già

Telecamere

Al vaglio di polizia e carabinier­i le riprese su via Latina, dove ci sarebbe stato l’incontro per accertare che i ragazzi avessero i soldi da consegnare a Del Grosso e Pirino

scoperto in questi giorni di indagini. Tuttora non ci sarebbero indagati, e quindi chi sfilerà davanti ai pm lo farà come persona informata sui fatti, con l’obbligo di dire la verità e senza il conforto di avere un avvocato accanto, autorizzat­o semmai a intervenir­e in un secondo momento. Ma sarà riascoltat­o anche un altro amico di Luca e Anastasiya, che ha riferito invece di aver assistito alla colluttazi­one in via Bartoloni, proprio di fronte al «John Cabot Pub», con il personal trainer che sarebbe intervenut­o per spingere via con forza, facendolo cadere a terra, proprio Pirino che aveva già sferrato un colpo alla testa della fidanzata, per poi stramazzar­e dopo essere stato ferito mortalment­e dal proiettile esploso da Del Grosso. Ma la trattativa, con i soldi nello zainetto rosa di Nastia mostrati agli emissari dei pusher di San Basilio in trasferta all’Appio Latino, rimane uno dei punti importanti di tutto il quadro. Lì, a sentire Rispoli e Piromalli, ci sarebbero state almeno sei persone, compresa Anastasiya. Qualcuno potrebbe averle notate, qualche telecamera potrebbe averle filmate, ben prima della tragica conclusion­e della serata.

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La telecamera installata all’incrocio tra via Latina e via Franco Bartoloni
Immagini La telecamera installata all’incrocio tra via Latina e via Franco Bartoloni
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Luca Sacchi, il ragazzo ucciso con un colpo di pistola alla testa: è deceduto il giorno successivo al ferimento all’ospedale San Giovanni. Sotto, Valerio Del Grosso: è stato lui a esplodere il proiettile che ha provocato la morte del giovane. A sinistra, il pub «John Cabot» all’Appio Latino
23 ottobre Luca Sacchi, il ragazzo ucciso con un colpo di pistola alla testa: è deceduto il giorno successivo al ferimento all’ospedale San Giovanni. Sotto, Valerio Del Grosso: è stato lui a esplodere il proiettile che ha provocato la morte del giovane. A sinistra, il pub «John Cabot» all’Appio Latino
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