Corriere della Sera (Roma)

Ostia, blitz per Pasolini Busto rimosso

Il calco in ricordo dell’intellettu­ale sistemato con un blitz dallo street artist Belli non era autorizzat­o

- Di Valeria Costantini

Municipio L’ordine ai vigili urbani di togliere l’opera è partito dal presidente

L’ultima volta che Pier Paolo Pasolini è comparso a Ostia, sotto forma di busto, era un momento spartiacqu­e per il lido di Roma. Novembre 2017: il X Municipio, dopo oltre due anni di commissari­amento per mafia, tornava al voto. Giorni di attesa e tensione, gli stessi in cui il boss Roberto Spada diede la testata al giornalist­a Rai Daniele Piervincen­zi.

Ieri – come due anni fa – l’effige dell’intellettu­ale, scrittore e regista è tornata a guardare Ostia dall’alto. Il calco del poeta è stato posizionat­o sulla colonna di ingresso della via del Mare: orario, giorno e luogo non sono stati scelti a caso dagli autori del blitz, ormai non più ignoti come nelle installazi­oni precedenti, realizzate all’epoca su diversi edifici del litorale. Il busto è comparso alle 6 del mattino nel 44esimo anniversar­io del brutale omicidio di Pasolini (2 novembre 1975), all’ora del ritrovamen­to del corpo martoriato dell’artista proprio a Ostia, nella zona della borgata Idroscalo, alla foce del Tevere. Il collettivo di sinistra «Territorio Narrante» ha rivendicat­o il gesto sulla sua pagina Facebook spiegando di aver accompagna­to Antonio Belli, street artist creatore dei busti: «Il pensiero libero che troneggia su uno dei simboli del fascismo», il chiariment­o sulla scelta della colonna, realizzata durante il Ventennio mussolinia­no. «Non toccate quel busto, - l’appello sui social del gruppo - sembra indicarci la strada, vuole ricordarci che una terra non raccontata è una terra che non esiste. La memoria di Pasolini è la nostra memoria, è la memoria delle periferie».

Il calco però è rimasto solo sei ore al suo posto: la polizia locale l’ha rimossa intorno alle 12.30 su ordine dell’amministra­zione municipale. «Mi hanno chiamata gli agenti sul posto per decidere come procedere», conferma la presidente del M5S del Municipio, Giuliana Di Pillo. «La statua, secondo i vigili, era traballant­e e in più non era autorizzat­a.

Se gli autori vogliono promuovere altre iniziative simili, possono sempre chiederci il permesso; ieri abbiamo ricordato Pasolini nel parco a lui dedicato a Ostia insieme alla Lipu».

Mentre è scattata la denuncia (al momento contro ignoti) l’autore del busto promette nuove opere dedicate a Pasolini, «pronte ad indicarci la strada, ad aiutarci a ricordare»: «La rimozione della statua - ha sottolinea­to Belli- era assolutame­nte prevedibil­e e per nulla sconvolgen­te, pienamente coerente con il trattament­o goduto dal poeta in vita».

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Il busto di Pasolini poi rimosso

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