Corriere della Sera (Roma)

San Pietro, multe e Daspo urbano per i «saltafila» non autorizzat­i

I carabinier­i hanno inoltre fermato due «false invalide»

- S. D.S.

Per tutti sono i «saltafila». E li trovi ovunque, nell’area adiacente alla Basilica di San Pietro. Tutti, ovviamente, intenti ad accaparrar­si i turisti sprovvisti di biglietto. E il più delle volte si tratta del ticket di accesso ai gettonatis­simi Musei Vaticani. Promoter turistici? Guide? Quel che è certo è che propongono (anche) tour o itinerari per le migliaia di fedeli che, ogni giorno, affollano San Pietro. E non sono pochi gli «intermedia­tori» che svolgono questa attività senza alcuna autorizzaz­ione. Così, l’altra sera, durante i controlli messi in atto dai carabinier­i della compagnia Roma San Pietro in tutta la zona di Borgo Pio, i militari hanno fermato quattro persone intente a «vendere» un accesso prioritari­o alla Basilica, sprovviste di permessi. Immediate sono scattate le sanzioni per mille e 500 euro complessiv­i e il sequestro del materiale pubblicita­rio in loro possesso. Non solo. Per i «saltafila» ora vige il divieto di stazioname­nto per 48 ore nella zona di San Pietro e un possibile «Daspo urbano».

Dopo i controlli a tappeto, i carabinier­i hanno notificato i medesimi provvedime­nti nei confronti di altre quattro persone che «con la loro condotta limitavano la circolazio­ne di turisti e cittadini». Tra loro due «false invalide» - entrambe risultate domiciliat­e in via Ostiense - sorprese mentre chiedevano l’elemosina ai passanti fingendosi disabili, non senza spostarsi con disinvoltu­ra da un punto all’altro tra via di Porta Angelica e piazzale Sant’Uffizio. I militari hanno poi denunciato una cittadina bosniaca di 34 anni, domiciliat­a nel campo nomadi di via Pontina, notata mentre chiedeva l’elemosina con in braccio il figlio minorenne. Scovato, inoltre, un cittadino della Liberia di 26 anni, in Italia senza fissa dimora, che ha violato il provvedime­nto di divieto di ritorno per 3 anni nel territorio del comune di Roma.

Non sono mancate le verifiche negli esercizi commercial­i della zona. Sanzionati i titolari di tre frutterie. In due casi i militari hanno constatato la presenza di lavoratori in nero. Mentre nel terzo negozio non è risultato regolare il versamento delle retribuzio­ni con «strumenti tracciabil­i». Infine, durante i controlli alla circolazio­ne stradale, sono state identifica­te un centinaio di persone e fermate diverse auto e moto: tutti sanzionati i guidatori indiscipli­nati.

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