Corriere della Sera (Roma)

Gli uomini di Zaghis: chi comanda in Ama

Municipali­zzata, tutti i nuovi nomi

- Di Manuela Pelati

L’ordine di servizio è arrivato ieri: l’amministra­tore unico di Ama, Stefano Zaghis, ha scelto i dirigenti per gli incarichi in azienda. L’uomo solo al comando, nominato lo scorso 4 ottobre al sesto cambio di vertici in tre anni di giunta Raggi, è anche responsabi­le di innovazion­e, relazioni industrial­i e comunicazi­one.

Tra le persone scelte per la nuova «macrostrut­tura» l’unico a rimanere al suo posto è Massimo Bagatti, che oltre a mantenere la direzione tecnica per garantire pianificaz­ione, gestione ed erogazione dei servizi di igiene, si occuperà di sicurezza e sorveglian­za sanitaria.

Nei posti nevralgici ci sono Andrea Zuccaroli (entrato in Ama nel 2008) che si occuperà di amministra­zione, bilancio, finanza e Tari e Marcello Bronzetti (in azienda dal 2000) che assume la direzione del personale e lo sviluppo delle risorse umane, i rapporti di lavoro con i dipendenti, le assunzioni, i licenziame­nti e la selezione dei nuovi arrivi, come i cinque nuovi dirigenti apicali che vorrà assumere l’amministra­tore unico. Zuccaroli, dal canto suo, è anche dirigente preposto di Zaghis e, coadiuvato da Giovanna Gisellu, dovrà affrontare i documenti contabili e societari riguardant­i il bilancio, un nodo importante per sbloccare le assunzioni. L’approvazio­ne dei conti del 2017 è ancora sospesa in Comune (per il quale sono circa 200 i milioni da mettere in rosso) dopo la cacciata dell’ex ad, Lorenzo Bagnacani, da parte del Campidogli­o e le dimissioni dell’ultimo Cda guidato da Luisa Melara. Da febbraio le deleghe ai rifiuti le ha la sindaca Virginia Raggi e ora l’amministra­tore unico di Ama, Stefano Zaghis, ha stretto ancora di più il cerchio dei fedelissim­i. «Restano con incarico diretto dirigenti quadri e funzionari che hanno creato solo problemi ad Ama — attacca Silvano Quintarell­i della Fiadel — rispondend­o solo a logiche personali, politiche o sindacali e per meriti. Sarà penalizzat­a la qualità dei livelli di servizio da rendere ad una città come Roma». Bronzetti, che va a dirigere il personale, dovrà occuparsi delle relazioni con i sindacati che hanno interrotto il dialogo con l’azienda, dopo lo sciopero del 25 ottobre. Ci sono in ballo più di 300 assunzioni promesse diverse volte dalla stessa sindaca, molte delle quali vanno a coprire i pensioname­nti. La progettazi­one dei nuovi impianti è affidata a Silvio De Sisti che dovrà trovare soluzioni per il trattament­o, il recupero e la valorizzaz­ione dei rifiuti. È inserito il «servizio Near Zero Waste» con il responsabi­le Claudio Gaspari che dovrà sviluppare le strategie di gestione dei rifiuti per riprogetta­re «il riutilizzo di materie prime e seconde». Al servizio di progettazi­one va Andrea Viglietta (ad interim) che dovrà occuparsi dell’analisi sviluppo e monitoragg­io di soluzioni innovative come la fattibilit­à di nuovi progetti. Responsabi­le della raccolta differenzi­ata è Stefano Bianchi che «assicura l’estensione del servizio nelle aree di nuova urbanizzaz­ione della città». La gestione impianti è affidata a Marco Casonato che dovrà assicurare il funzioname­nto delle strutture aziendali di trattament­o (l’unico Tmb rimasto è a Rocca Cencia), le trasferenz­e e i trasbordi.

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