Corriere della Sera (Roma)

Classe, assist e fantasia: il «Mago» fa sognare la Lazio

Luis Alberto è il re delle palle-gol in Italia, solo De Bruyne lo supera in Europa

- Stefano Agresti

Ha preso la bacchetta magica e ha ricomincia­to a inventare: un tocco fatato contro il Torino, un altro contro il Milan. Tutto in quattro giorni. È così – anche così – che la Lazio vola. In campionato gli assist di Luis Alberto sono già sette, un’enormità se si considera che le partite sono state appena undici. Non a caso nessuno in serie A ha fatto meglio di lui (lo segue Kulusevski del Parma a cinque) e anche nei principali tornei europei soltanto De Bruyne, funambolo del Manchester City, lo sopravanza con 9.

Un numero straordina­rio anche in confronto a quanto lo spagnolo aveva fatto nelle ultime due stagioni, quelle della sua affermazio­ne in biancocele­ste: 9 assist due anni fa, 6 l’anno scorso. Questo secondo i dati ufficiali della Lega, perché poi ci sono anche conteggi diversi che gli attribuisc­ono cifre superiori perché basati su criteri differenti (contano, ad esempio, i calci d’angolo). Dettagli, comunque: che il Mago abbia ripreso a dispensare incantesim­i lo dice il campo prima anNella

cora di quanto non facciano questi numeri pazzeschi.

Quando Luis Alberto sta bene, è entusiasma­nte. Non solo per le occasioni da gol che crea (a San Siro, ad esempio, ha propiziato pure la traversa di Immobile con un tocco geniale), ma anche per la qualità che mette in ogni giocata.

gestione della manovra, nella creazione della superiorit­à numerica, nell’accelerazi­one palla al piede, lo spagnolo è fondamenta­le per Inzaghi. Ed è anche uno spettacolo per chi lo osserva. Se ne sono accorti pure in Spagna, non a caso gli hanno aperto di nuovo le porte della nazionale e ora tra i suoi obiettivi ce ne sono due speciali: la qualificaz­ione alla prossima Champions con la Lazio e la partecipaz­ione all’Europeo con la sua rappresent­ativa.

Luis Alberto nella scorsa stagione ha avuto un periodo arido: poche magie, nessun assist, molti dubbi. Problemi di carattere. Inzaghi, che lo ha capito e ne conosce la sensibilit­à, ha cercato in ogni modo di proteggerl­o. Lo spagnolo si è riscattato, almeno un po’, nella seconda parte del campionato, ma ha trascorso l’estate flirtando con il Siviglia, la squadra della sua terra. Sono state le telefonate dell’allenatore a restituirg­li serenità e a convincerl­o che questo sarebbe stato l’anno del rilancio in grande stile, ma nella Lazio e non in Andalusia.

È quello che sta succedendo: una magia dopo l’altra, il mago incanta l’Italia e la Spagna. Chissà se farà lo stesso con il Celtic, tra due giorni, nella sfida che vale una bella fetta di qualificaz­ione in Europa League.

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Fantasista Lo spagnolo Luis Alberto, 27 anni, biancocele­ste dal 2016

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