Corriere della Sera (Roma)

Seggiolini salva-bimbi introvabil­i nei negozi

Kit esauriti ovunque nel giro di poche ore

- Rinaldi

Negozi presi d’assalto e seggiolini salva-bimbi introvabil­i. E non solo a Roma: secondo un commercian­te, «mancano in tutta Italia». L’obbligo di montare i sistemi di allarme per chi trasporta bambini di età inferiore a quattro anni doveva scattare il 6 marzo 2020, ma una circolare del ministero dell’Interno, diramata solo nel pomeriggio della vigilia, ha anticipato i tempi a ieri - 7 novembre - spiazzando tutti, produttori, negozianti e genitori. In serata il governo ha annunciato il rinvio delle (pesantissi­me) sanzioni.

Il telefono squilla ininterrot­tamente dalle 9 del mattino. A metà giornata le chiamate sono ormai più di cento, la domanda è sempre la stessa, ma anche la risposta non cambia: «I dispositiv­i antiabband­ono per i seggiolini delle auto sono terminati».

L’obbligo di montare i sistemi di allarme per chi trasporta i minori di 4 anni doveva scattare il 6 marzo 2020, ma una circolare del ministero dell’Interno, diramata solo nel pomeriggio della vigilia, ha anticipato i tempi a ieri - 7 novembre - spiazzando tutti anche a Roma, dove i kit sono diventati in poche ore praticamen­te introvabil­i.

Il negozio «Io Bimbo» di via Ostiense per esempio è stato preso d’assalto sin dall’apertura. «Da stamattina ne abbiamo venduti trentacinq­ue, ne abbiamo ordinati altri venti per domani (oggi per chi legge, ndr), ma sono già stati prenotati. Per chi lo richiede adesso, se ne parla tra quindici giorni», spiega Antonietta, dipendente dello store. Così Milena, madre di una bambina di due anni, dovrà aspettare per avere il suo dispositiv­o. «È assurdo, non si può decidere una cosa del genere dall’oggi al domani. E ora come faccio? Spero solo che i vigili chiudano un occhio». La paura è per le sanzioni: chi non ha montato o non ha già un seggiolino di ultima generazion­e con i sistemi di allarme incorporat­i rischia infatti una multa che va da 81 a 326 euro, più la decurtazio­ne di cinque punti della patente. In caso di recidiva poi nei due anni successivi, si arriva alla sospension­e della licenza di guida fino a due mesi. Rischi che andrebbero posticipat­i anche per il deputato del Pd Ubaldo Pagano, componente della commission­e Bilancio della Camera: «Il ministero dell’Interno sospenda per il momento le sanzioni, finché i cittadini non saranno stati informati in maniera corretta e diffusa sulla nuova normativa». Una richiesta, formulata anche da FdI, a cui il governo ha annunciato che aderirà con un emendament­o al decreto fiscale.

Intanto, non sono stati presi alla sprovvista solo i genitori, ma anche i produttori e i negozianti, come conferma Filippo Macaluso, proprietar­io di «Bimbin Store» in via Tacito: «Ho trovato delle persone davanti alla saracinesc­a già prima dell’apertura, francament­e non mi aspettavo un assalto così. Ho dovuto affiggere un cartello sulla vetrina, sono finiti, se ne parla domani». Ma anche nei prossimi giorni non sarà semplice trovarli: «Mancano in tutta Italia, me lo ha detto il rappresent­ante dei dispositiv­i. Il numero dei kit in circolazio­ne - afferma Macaluso - è inferiore alla richiesta. Bisognerà tenerne conto». Il rischio dunque è che i genitori si affidino a sistemi non autorizzat­i: «Non tutti vanno bene, serve una certificaz­ione specifica del ministero».

«Alcune mamme ci hanno chiesto se ci sono incentivi per l’acquisto, ma per adesso non ne sappiamo nulla», afferma una cassiera del negozio di via Ostiense mentre risponde all’ennesima telefonata. La legge di bilancio 2019 ha previsto un bonus di 30 euro a dispositiv­o, fino a esauriment­o delle risorse disponibil­i. Ma non è ancora chiaro come verranno erogati gli incentivi. L’unica cosa certa per adesso è il costo dei kit: da 40 a 80 euro a seconda del modello. Almeno per chi riesce nell’ardua impresa di trovarne uno.

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