Corriere della Sera (Roma)

Lazio, è quasi addio all’Europa Inzaghi: «Solo colpa nostra»

Subita la quarta rimonta stagionale. Immobile: «Rigore netto ma troppi errori»

- Marco Calabresi

Il minuto 87 aveva già fatto calare il buio sull’Olimpico. Il minuto 95, invece, ha quasi sicurament­e fatto calare anche il sipario sulla stagione europea della Lazio. Visto il pareggio che stava maturando tra il Cluj e il Rennes, c’era ancora speranza: poi, il gol dei romeni e quello dell’ex genoano Ntcham, e la Lazio che resta aggrappata all’Europa League solo per l’aritmetica. «Serve un miracolo», dice Ciro Immobile.

Ha ragione: 7 punti di ritardo sul Celtic (irraggiung­ibile), 6 sul Cluj, a due giornate dalla fine del girone. Ed ennesima rimonta, la quarta stagionale (dopo quelle contro Spal, Cluj e ancora Celtic) da 0-1 a 2-1, e contro gli scozzesi oltretutto subendo un altro gol nei minuti finali. Si è spenta la luce, stavolta sulla testa di Berisha, uscito dal campo in lacrime. Prima, un errore di Acerbi (rarità) sul gol del pareggio e la solita marea di occasioni fallite: un film già visto, non solo a Glasgow. «Alla squadra, per atteggiame­nto, ho poco da recriminar­e - dice Inzaghi - Ma dobbiamo fare mea culpa. Creando tutte queste occasioni, usciamo dalle due partite con il Celtic con zero punti. È l’Europa dei rimpianti, ma ci abbiamo messo del nostro: dovevamo essere più cattivi. Squadre come il Celtic non mollano mai, dovevamo essere più cattivi e determinat­i». C’è poi l’episodio del rigore netto non dato per fallo di mano di Jullien: «Clamoroso, ma non un alibi».

E poco importa se ieri Immobile, con il gol che aveva portato in vantaggio la Lazio, aveva raggiunto Chinaglia a quota 11 gol nelle coppe europee (Long John li segnò tutti in casa, in sole 4 partite): «Quando non sfrutti le occasioni, alla fine paghi - ancora l’attaccante - Non abbiamo perso nei minuti finali, la partita l’abbiamo persa prima. Abbiamo avuto le chance per chiuderla, ma non lo abbiamo fatto. C’è tanto rammarico: abbiamo dimostrato di poter giocare in questa competizio­ne, ma i risultati non sono arrivati. Ci proveremo ancora,

L’esultanza di Immobile, 29 anni, dopo aver portato in vantaggio la Lazio

Il tecnico Squadre come il Celtic non mollano mai, dovevamo essere più cattivi. Quanti rimpianti

ma adesso non dipende più da noi. Il rigore? Mi ero accorto del fallo di mano anche in diretta, le immagini mi hanno tolto anche l’1% di dubbio che avevo. In Italia non critico gli arbitri perché abbiamo i migliori». La morale? La spiega Marco Parolo: «Ci è mancata la voglia di vincere. Questa sconfitta ci condanna terribilme­nte».

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Prodezza inutile

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