Scofield, Fresu e omaggio a Mina per Umbria Jazz versione inverno
Il programma della rassegna di Orvieto, dal 28 dicembre a Capodanno
«In estate sarebbe impossibile», sintetizza Carlo Pagnotta, il patron di Umbria Jazz, presentando l’edizione «Winter» numero 27. Impossibile nella bella stagione, quando tutti sono in tour, trattenere per cinque giorni consecutivi, artisti in residenza fissa, del calibro di un John Scofield o di un Paolo Fresu. E un orgoglio, offrire in un contesto così particolare, progetti speciali e inedite collaborazioni. Le date sono dal 28 dicembre a Capodanno. Orvieto torna a vestirsi a festa. Il grande jazz americano e italiano, a offrire la colonna sonora di un incanto invernale.
Qualche esempio di questo menu musicale. L’ex-chitarrista di Miles Davis si calerà nel repertorio dei Fab Four: nel 50esimo di Abbey Road, Scofield parteciperà infatti a The magic and the mistery of the Beatles, affiancando l’orchestra da camera di Perugia e l’Umbria Jazz Orchestra, con
Jay Anderson e Lewis Nash in sezione ritmica e la direzione artistica dell’ex arrangiatore di Gil Evans, Gil Goldstein. Una festa del vibrafono, che promette di dar vita a un’esplosiva jam session, è il Tributo a Milt Jackson e Bobby Hutcherson: un «vibes summit» che vedrà insieme sul palco tre specialisti come
Joel Ross, Warren Wolf e Joe Locke. Paolo Fresu omaggia Chet Baker in trio e mette in campo il suo Devil Quartet, aprendolo a diversi contesti, più elettrici o più acustici e ospitando anche altri solisti come Petrella e Diodati.
Ancora un omaggio, stavolta alle «Canzoni di Mina»: le reinterpretano in chiave jazz tre grandi musicisti che in questi anni l’hanno affiancata in sala di registrazione: Danilo Rea al pianoforte, Massimo Moriconi al contrabbasso e Alfredo Golino alla batteria. Tra le possibili sorprese (non dimentichiamo che proprio a Orvieto sono stati «scoperti» talenti come Brad Mehldau o Robert Glasper) il trio di Isaiah J. Thompson e il pianista Sullivan Fortner. Tra gli italiani in cartellone, Rosario Giuliani e Giovanni Guidi, Dino Rubino e Antonello Salis, Greta Panettieri e Max Ionata.