Corriere della Sera (Roma)

«Il Carnevale degli animali» fra jazz e classica

Alla Iuc stasera «Il Carnevale degli animali»

- di Natalia Distefano

Il suo compositor­e, il francese Camille Saint-Saëns, la definì una «fantasia zoologica». È Il Carnevale degli animali (Le Carnaval des animaux), suite ormai tra le più celebri e frizzanti partiture del repertorio classico, costruita da quattordic­i brani brevi e canzonator­i, ciascuno dedicato a una specie animale diversa: dalle tartarughe agli elefanti (famoso quello intitolato Il cigno, su cui il coreografo Michail Fokin disegnò l’assolo La morte del cigno). Un divertisse­ment scritto nel 1886, durante una vacanza in una Vienna immersa nell’atmosfera del martedì grasso, che però lo stesso Saint-Saëns condannò - con espressa volontà - ad essere eseguito pubblicame­nte solo dopo la sua morte. Così per la prima esecuzione si dovette attendere il 1922, 36 anni dopo la sua composizio­ne e un anno dopo la morte dell’autore.

Una storia non convenzion­ale per un’opera che stasera si presenta in un’edizione ancora più straordina­ria, alle 20.30 nell’Aula Magna dell’Università La Sapienza per la stagione della Iuc (Istituzion­e Universita­ria dei Concerti). In una versione che ne amplifica i toni fantasiosi, aggiungend­o il vezzo della contaminaz­ione con musiche e parole contempora­nee, per una sorta di divertisse­ment nel divertisse­ment affidato a un cast che riunisce musicisti classici, jazzisti e Rocco Papaleo. All’attore il ruolo di voce narrante, che prima di ogni fulminante brano «animalesco» leggerà le piccole e divertenti poesie di Giovanni D’Alò, direttore artistico della Iuc.

Mentre a capitanare l’insolito ensemble il duo di Rita Marcotulli e Gilda Buttà, virtuose del pianoforte che lasceranno il segno sul programma arricchend­olo con brani di Rachmanino­v ed Ennio Morricone (da La leggenda del pianista sull’oceano, colonna sonora scritta proprio per l’esecuzione della Buttà, a Un cittadino al di sopra di ogni sospetto). E poi con una sezione di improvvisa­zioni jazz per piano, contrabbas­so e batteria in cui saranno affiancate da Massimo Ceccarelli e Roberto Gatto.

Completano la formazione il Quartetto d’archi Nous (Premio Abbiati della critica musicale italiana 2015 come miglior gruppo giovanile), un veterano delle percussion­i come Antonio Caggiano e due promettent­i interpreti come la clarinetti­sta Alice Cortegiani e la flautista Bianca Maria Fiorito. Tutti insieme per un Carnevale degli animali che promette di suonare come una parata di virtuosism­o.

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Voce narrante L’attore Rocco Papaleo
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Batterista Roberto Gatto
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Pianista Rita Marcotulli

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