Museo Ara Pacis, un vernissage da Oscar: arrivano Genovese, Muselli e Paradiso
Moda, segreti e curiosità con Caracciolo e Forquet «VipPadel», quando il torneo è solidale
A come anatomia, B per bikini, C per Capri pants e la H non può che essere associata alla sfacciata sensualità di un paio di torridi hot pants anni ’70. Con un tono leggero ma colto, «L’Alfabeto della moda» (Carocci), l’ultimo libro di Sofia Gnoli, presentato da Bertolami Fine Art a Palazzo Caetani Lovatelli, ci introduce nel mondo del fashion con centinaia di aneddoti, testimonianze e una piccola parte didascalica. Tra le pagine si accarezzano gli abiti castigati di Catherine Deneuve in «Bella di giorno», i travestimenti di David Bowie, i cappellini color sorbetto della regina Elisabetta. Tra consigli di eleganza, curiosità e qualche pettegolezzo, questo abbecedario arricchito dai disegni di Aldo Sacchetti, descrive l’atmosfera intorno a un certo tipo di abito, accessorio o stile. Insieme a Marella Caracciolo Chia, Bonizza Giordani Aragno e Federico Forquet, si è parlato di arbitri d’eleganza, creatori di moda e stelle del cinema, che hanno insegnato a milioni di donne come vestirsi, camminare, dissimulare i difetti e perfino pensare. Da Gabriele d’Annunzio a Diana Vreeland, da Coco Chanel fino a Mae West, che affermava falsamente svagata: «Mi fanno ridere le donne che vogliono governare il mondo da sole. Senza uomini chi è che ti tira su la lampo?».
Alla presentazione
Tommaso Paradiso ha amato molto i western di Sergio Leone, ma è «C’era una volta in America» la sua pellicola preferita. È accontentato: al Museo dell’Ara Pacis la mostra che celebra il regista-mito, dedica un’intera sala al capolavoro con Robert De Niro e la colonna sonora di Morricone. Qui, davanti ai manichini con i costumi del film, si ferma l’autrice Gabriella Pescucci: riaffiorano i ricordi di un’epoca felice che sognava con il grande schermo, e non solo per la costumista Premio Oscar. La mostra «C’era una volta Sergio Leone» si è aperta con un vernissage movimentatissimo: sotto i riflettori ci sono i tre figli di Leone, Andrea e Raffaella (produttori), e Francesca (artista). Nel viavai di abbracci e di entusiasmo per
Vince la solidarietà alla prima edizione del Vip Padel, torneo organizzato con e per l’associazione dei Fatebenefratelli per i Malati Lontani. Volti noti, ex calciatori di serie A e tennisti, al Due Ponti aver ritrovato (in video o in foto) tanti eroi, ecco Paolo Genovese e Alessandro D’Alatri, l’attore Arturo Muselli con Saverio Ferragina, Laura Delli Colli, il produttore Marco Belardi e l’attrice Caterina Shulha, il vice sindaco Luca Bergamo, la soprintendente speciale di Roma Daniela Porro, il presidente della Quadriennale di Roma Umberto Croppi, e poi Fausto Bertinotti (in posa davanti alla locandina di «Per un pugno di dollari»), Lorenzo Zichichi, Erminia Manfredi, Roberto Wirth. Il ministro Vincenzo Spadafora (Politiche giovanili e sport), accolto da Camilla Morabito, dopo un giro guidato non può che commentare: «Emozionante».
Sporting Club, hanno animato una manifestazione all’insegna del fair play. Dopo il via dato da Demetra Hampton, tutti in campo: da Dario Marcolin, Nando Orsi, Giuliano Giannichedda e molti altri. I vincitori: Potito Starace e Saverio Palmieri. Tra i presenti Margherita Granbassi, Tony Santagata, Sebastiano Somma, Massimo Cammarota, Attilio Romita, Irene Mandelli.
Sofia Gnoli con Federico Forquet e Marella Caracciolo Chia
I finalisti