Corriere della Sera (Roma)

Discarica, Raggi ora sfida i suoi

La battaglia interna ai grillini adesso si sposta sul progetto per lo stadio a Tor di Valle, che potrebbe vacillare Dopo il voto contro, la prima cittadina conferma la scelta di Valle Galeria. Scontri tra M5S

- Andrea Arzilli

Raggi tira dritto sulla discarica a Monte Carnevale. E sfida la sua maggioranz­a che, dopo la spaccatura in Aula, continua a litigare anche sui social sulla linea scelta dalla sindaca forse con vista elezioni. Col rischio che adesso lo scontro interno vada a mettere a rischio i dossier più caldi del Campidogli­o. In primis quello sullo stadio della Roma: tra variante e convenzion­i sono previsti 5 o 6 passaggi in Aula e la fronda dei «ribelli» potrebbe allargarsi.

Adesso la sfida, forse un seme da far germogliar­e l’anno prossimo in vista della corsa elettorale, è quella di risolvere una volta per tutte la questione rifiuti. E la sfida nella sfida consiste nel tenere la barra dritta nonostante gli scossoni che arrivano dal M5S, dentro e fuori dal Campidogli­o, nei municipi dove a gestire la cosa pubblica è la «base» del Movimento. Per questo Raggi — forse da ieri fortificat­a dalle dimissioni da capo politico Luigi Di Maio con cui «le strade si sono divise fin dagli episodi di Casalbruci­ato» — ha deciso di andare oltre alle diatribe interne e tirare dritto sulla discarica di Monte Carnevale, in Valle Galeria. «Mi spiace per il territorio, ma devo pensare a tre milioni e mezzo di romani», dice la sindaca sgombrando il campo dall’ipotesi del ritiro della delibera con l’indicazion­e del sito da destinare all’invaso salva-Roma, ovvero quanto chiestole in Aula dalle opposizion­i e soprattutt­o da 12 suoi ormai ex fedelissim­i.

Di certo la linea della sindaca si lascia dietro una scia di malumori e, quindi, di rischi per il prosieguo della consiliatu­ra che, comunque, non sembra correre il pericolo di interrompe­rsi anzitempo, come fu per Ignazio Marino.

«Ho visto un grande allarmismo sulla tenuta della giunta: una questione che non si pone. Nessuna sfiducia a Raggi, arriveremo fino a fine mandato», ribadisce il capogruppo M5S capitolino, Giuliano Pacetti, che sulle mozioni FdI e Pd con la richiesta di ritiro della delibera su Monte Carnevale non ha espresso alcun voto pur di non enfatizzar­e le divisioni interne alla maggioranz­a. Ma lo strappo c’è. E dagli scranni dell’Aula Giulio Cesare arriva sui social, cioè l’habitat naturale del M5S.

E prende corpo sulla pagina

Facebook di Andrea Severini, il marito di Raggi. Lui posta l’elenco dei ribelli che chiedono a Raggi il passo indietro sulla discarica. E nei commenti si scatena una gazzarra vera e propria, con scambi di accuse e vecchie ruggini. «Non si vota contro una decisione presa dalla sindaca», scrive il consiglier­e grillino Marco Terranova prima di chiedere le «dimissioni» di Daniele Diaco e Simona Ficcardi, rispettiva­mente presidente e vice della commission­e Ambiente, entrambi tra i votanti delle mozioni anti discarica. Risponde Ficcardi: «Io ho votato insieme alla destra e la sinistra, la giunta ha votato contro il programma», contrattac­ca la grillina subito sostenuta dal compagno, il consiglier­e regionale M5S, Marco Cacciatore. Il quale se la prende con Severini: «Dì a

Virginia di provare un po’ di sana vergogna». «Ma che problema hai? Manco ti conosco. Salutami la tua capogruppo», replica il marito di Raggi.

Insomma, la sindaca va avanti per la sua strada, saluta Di Maio e, forse, punta a farsi rieleggere: «Avanti a testa alta

Luigi. Il cammino da fare è lungo, complesso ma entusiasma­nte: rimbocchia­moci le maniche!», il commiato di Raggi all’ormai ex capo politico M5S. Ma, sotto di lei, si litiga eccome. E nella polemica sulla bacheca del marito entrano anche la consiglier­a capitolina Gemma Guerrini e quella regionale Francesca De Vito, oltre che moltissimi attivisti. Segnale del malumore che ha accompagna­to anche Di Maio, a sottolinea­re la difficoltà, ormai cronica per il Movimento, di sincronizz­are la sua natura con la sua funzio

Giuliano Pacetti (5S) «Ho visto allarmismo, ma non c’è alcuna sfiducia a Raggi, arriveremo fino a fine mandato»

Simona Ficcardi (5S) «Io ho votato insieme a destra e sinistra, la giunta ha votato contro il programma»

ne: essere di lotta o di governo? Intransige­nza nel portare avanti le battaglie di sempre o, strada che pare aver imboccato la Raggi, elasticità in virtù di un obiettivo superiore?

Tutto, come ovvio, espone a dei rischi. E l’Aula, dove martedì la maggioranz­a M5S si è spaccata per la prima volta, è attualment­e il luogo dove il pericolo si può concretizz­are. Se la consiliatu­ra interpreta lo stadio della Roma come opera da lasciare a sua memoria, ecco che adesso il progetto potrebbe vacillare: da oggi al primo mattone, infatti, sono previsti cinque o sei passaggi in Assemblea capitolina tra variante urbanistic­a e convenzion­i varie. Nel caso, la fronda dei ribelli si potrebbe allargare se, come dimostrato sulla discarica, i territori tornano a esercitare pressioni forti quanto efficaci.

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Virginia Raggi
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 ??  ?? Battuta La sindaca Virginia Raggi, che martedì sera è andata sotto nel voto sulla discarica a Monte Carnevale: 12 i grillini contrari
Battuta La sindaca Virginia Raggi, che martedì sera è andata sotto nel voto sulla discarica a Monte Carnevale: 12 i grillini contrari
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A sinistra, Marco Terranova (presidente della commission­e Bilancio del Comune). Qui sopra il marito di Virginia Raggi, Andrea Severini, il cui post ha innescato lo scontro su Facebook

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