Coronavirus, dall’Oriente in arrivo tre voli
Atterra oggi alle 6.15 all’aeroporto «Leonardo da Vinci» il primo e forse l’unico (visto che è stata annunciata la cancellazione di tutti quelli programmati) volo da Wuhan (Cina). I passeggeri avranno un canale sanitario dedicato. Timori e procedure specifiche anche per tutelare le forze dell’ordine e per gli operatori dello scalo romano.
Prevenzione Le procedure di sicurezza riguardano passeggeri, forze dell’ordine e lavoratori
Atterra oggi al «Leonardo da Vinci» di Fiumicino il primo volo (e forse l’unico dal momento che - riferisce la Bbc - sono stati cancellati tutti quelli programmati) proveniente da Wuhan, paese della Cina da cui sarebbe partito il focolaio del coronavirus che sta terrorizzando mezzo mondo. Lo sbarco dei passeggeri del Wuhan-Roma, della China southern airlines, previsto per le 6.15, sarà sorvegliato speciale. Oltre ai controlli prima della partenza e alla compilazione a bordo delle schede sullo stato di salute, i passeggeri dovranno seguire un percorso dedicato: si tratta del cosiddetto «canale sanitario», un corridoio in cui non incontreranno altri viaggiatori, saranno osservati da speciali telecamere a infrarossi e da scanner in grado di rilevare la temperatura corporea. Nel caso in cui qualcuno di loro dovesse presentare febbre o tosse secca, verrà attivato il protocollo sanitario per le malattie infettive dell’ospedale Spallanzani.
Occhi puntati anche su altri due voli provenienti dalla Cina: quello delle 6.30 da Chengdu, capoluogo della provincia del Sichuan, e quello delle 7.10 della Hainan airlines da Shenzhen. Nessuna procedura speciale, come nel caso di chi arriva da Wuhan, ma massima attenzione e applicazione delle linee guida previste dal ministero della Salute.
Le procedure di sicurezza a Fiumicino non riguardano però solo i passeggeri, ma anche le forze dell’ordine: poliziotti, carabinieri, finanzieri sono i più esposti al contagio visto il contatto diretto con i viaggiatori. «Non accedere al vano aereo se non strettamente necessario, indossare maschere facciali e guanti monouso prima del contatto con i passeggeri sospetti», sono solo alcune delle raccomandazioni che la polizia di Frontiera ha rivolto ai propri agenti, impegnati in queste ore nella scorta sulle piste dei mezzi di bio-contenimento. Qualunque intervento critico, ricorda la nota, dovrà «essere segnalato all’ufficio sanitario provinciale per l’avvio delle procedure di monitoraggio ed eventuale profilassi del caso».
Qualche preoccupazione anche tra operai e tecnici che si occupano dei bagagli e della disinfezione degli aerei. Sarà l’handler di Alitalia a gestire il volo più a rischio: «Lavarsi le mani, mascherina Ffp3 per il personale di terra in caso di contatto stretto». «Per i naviganti si rammenta l’utilizzo dei Dpi, i kit per rischio biologico a bordo», sono le precauzioni ricordate in una nota da Giorgio Ricciardi, direttore sanitario di Medicina aeronautica e lavoro di Alitalia. «Per gli altri lavoratori non risultano prescrizioni di sicurezza. Non è la prima volta che, nelle emergenze sanitarie, la salute degli aeroportuali viene considerata come l’ultimo dei problemi. Vigileremo sulla fornitura delle dotazioni», segnala Daniele Cofani dal sindacato Cub Trasporti, che ha chiesto chiarimenti alle autorità preposte.