«Troppe multe dai vigili Chiudo il mio bar e licenzio gli 8 dipendenti»
L’ultima multa dei vigili, da 5mila euro, è stata decisiva. Subito dopo Mario Schiafone, titolare dal ‘92 del «Tempio bar» al Pantheon, ha deciso di tirare giù la serranda. «Basta, chiudo tutto e chiedo il reddito di cittadinanza», dice amareggiato, annunciando per oggi la seconda parte della protesta: «Attaccherò sulla serranda le otto lettere di licenziamento dei dipendenti. Mi spiace, tutti hanno famiglia. Ma così non si può più andare avanti». Perché il conto è troppo salato: quasi 200mila euro di multe in 28 anni di attività.
Ieri mattina, dopo un blitz, i vigili compilano «l’ennesimo» verbale: cinquemila euro di multa per «occupazione illegittima del suolo pubblico» dopo la scoperta di un telo che sporge di cinque metri e unisce due ombrelloni. «Per carità, la multa è legittima e i vigili fanno il loro lavoro - ammette Schiafone -. Il fatto è che siamo vessati, trattati da delinquenti. È vero, occupavo 5 metri in più e gli ombrelloni non sono ammessi. Allora però li devono levare da tutta Roma». Con l’ultima multa, il totale di extra versato dal «Tempio bar» da quando Schiafone ne detiene l’affitto di gestione sale a quasi 200 mila euro. «Solo l’ultimo condono ho pagato 125 mila euro, il Comune da me non avanza nulla. Me li sono fatti prestare da mia moglie, poi mi sono separato. Ma non so se tutti pagano come me», racconta prima di spiegare le ragioni della sua amarezza. «Se devono stare in regola, tanti locali non riescono ad andare avanti. Io ho scelto: chiudo. È ingiusto che i piani di massima occupabilità siano legge solo in alcune piazze. Non possiamo più andare appresso alla politica, è la politica che dovrebbe venirci incontro». E oggi Schiafone sarà davanti al suo bar per provare a coinvolgere nella protesta gli altri esercizi.