«Siamo tutti Alberto Sordi?» Parterre d’autore all’Argentina
Mette allegria Alberto Sordi, il carisma è intatto. La conferma, se mai ce ne fosse bisogno, ieri sera al Teatro Argentina durante la première del film documentario di Fabrizio Corallo «Siamo tutti Alberto Sordi?» (racconta il grande artista a 100 anni dalla nascita). La risposta è senza dubbio affermativa. Il suo profilo sul cartonato-locandina scatena la voglia di mettersi in posa accanto a lui: di tre quarti in bianco e nero osserva il viavai con uno dei suoi sguardi indimenticabili. Riccardo Rossi davanti ai flash imita la posa di Sordi. Pippo Baudo si fa fotografare mentre lo applaude. Nicola Acunzo (attore e deputato del Movimento 5Stelle) avvicina le mani in forma di preghiera. Nel frattempo arrivano Laura Delli Colli, Liliana Cavani, l’avvocato Giorgio Assumma, Lidia Ravera, l’editore Annamaria Malato, Eliana Miglio, il vice presidente della Fondazione Museo Alberto Sordi Giambattista Faralli, l’ad de La7 Marco Ghigliani e il direttore di Sky Arte Roberto Pisoni. L’unico abito da gran sera (trasparenze e cristalli) è quello dell’attrice e conduttrice tv Antonella Salvucci. Informale ma magnetica Paola Barale, in nero e sneakers, entra timida poi si scalda e scherza davanti ai fotografi, saltando per raggiungere in altezza Francesca Valtorta. Altri volti noti: Leopoldo Mastelloni, Giovanna Ralli, Lucrezia Lante della Rovere, Lidia Vitale (usa il sipario di velluto rosso come set), Giulio Scarpati, Saverio Ferragina, Barbara Alberti, e i due ex sindaci di Roma e di Sordi, Francesco Rutelli e Walter Veltroni.
Il ricordo In platea ci sono, tra gli altri, Riccardo Rossi, Liliana Cavani e Giovanna Ralli