Virus, caccia ai gel disinfettanti
Nessuna psicosi ma farmacie e market presi d’assalto in tutti i quartieri. Mascherine introvabili
È caccia ai gel igienizzanti per difendersi dal coronavirus nelle farmacie di tutti i quartieri e nei supermercati. I flaconcini (quasi introvabili) sono ancora in vendita sul web ma costano fino a 25 euro l’uno. Le mascherine sono invece esaurite da settimane. La paura e la preoccupazione di romani e turisti in giro nel centro storico per fare shopping.
Le mascherine per difendersi dal contagio del coronavirus sono introvabili nelle farmacie del Centro e i turisti da ieri sono a caccia di gel igienizzante e antibatterico per le mani e il viso. Il prezzo medio di un flaconcino portatile è di 5 euro, ma su internet da ieri è lievitato a 25, con un’offerta «speciale» di vendita per pacchetti da 4 pezzi a 95 euro e se l’acquisto è di 6 flaconcini il prezzo diminuisce ancora e diventa di 130 euro. Nella maggior parte dei supermercati del resto sono praticamente esauriti.
«No mask, mascherine finite» la scritta all’entrata delle farmacie del centro storico da almeno due settimane. «Non riusciamo neanche a ordinarle perché i fornitori hanno i depositi vuoti — chiarisce il dottor Antonio della farmacia Reale in via del Gambero. — Le ultime le abbiamo vendute da tempo ormai e ci dicono che non saranno disponibili perché stanno dando priorità ai rifornimenti in Cina». La produzione maggiore inoltre è a Wuhan dove si è scatenata l’epidemia circa due mesi fa. «Sono decine i turisti lombardi veneti e friulani che oggi sono entrati a chiedere le mascherina e in alternativa hanno acquistato il gel» riferisce un altro farmacista.
Sul bancone della storica farmacia di via del Gambero
❞ Sono stata molto male e non voglio rischiare il virus, evito bar e locali chiusi
❞ Non metto la mascherina altrimenti la gente mi guarda come un’appestata
ci sono decine di flaconi di amuchina gel da 80 milligrammi. «In 24 ore ne abbiamo venduti quasi cento, la partita arrivata ieri mattina finirà sicuramente tra poche ore» continua il dottore che spiega anche come la vendita dei prodotti cosmetici che riguardava al 20% turisti cinesi ha avuto una flessione notevole. «Sono pochissimi ormai i viaggiatori che vengono dalla Cina, clienti per noi ridotti al 4%. E in futuro temiamo ripercussioni anche per i prodotti farmaceutici perché molte materie prime vengono dal paese asiatico».
«Niente mascherine — ripetono nella farmacia di piazza di Spagna — forse arriveranno tra qualche giorno, ma non possiamo assicurarlo».
In via Condotti e via Frattina come in via del Corso e piazza di Spagna nel pomeriggio assolato di un sabato di shopping i turisti italiani e stranieri si mescolano a migliaia di romani. I negozi non sono affollati, ma sulle strade
le persone sono piene di buste con gli acquisti.
Mariana che viene dalla Spagna con il marito, cammina con la mascherina che le copre il naso e la bocca. «Sono incinta e ho paura dei contagi» confida. Un’altra giovane ragazza romana passando davanti a Bulgari con il volto coperto muove le mani nell’aria e dice: «Sono stata molto male e non voglio rischiare questo brutto virus, faccio shopping lo stesso, certo, ma entro nei negozi con la mascherina ed evito i bar e i locali chiusi».
Lisa viene da un paese della Cina vicino a Hong Kong ma sono quattro anni che vive a Roma perché studia all’Accademia delle Belle Arti. «Ho la mascherina in borsa ma non la metto altrimenti la gente mi guarda come un’appestata anche se non vado a casa dai miei da un anno» racconta. «Sarebbe però meglio mettersi la protezione, dovrebbero imporla le autorità come fano da noi». In piazza di Spagna i vigili urbani assicurano che il numero di turisti e romani in giro non è diminuito.