Corriere della Sera (Roma)

Gialloross­i senza appello

Squadra in crisi, il portoghese mette le mani avanti

- Piacentini

La Roma deve vincere oggi contro il Lecce all’Olimpico (ore 18) per continuare a sperare nel quarto posto, ora occupato dall’Atalanta con 6 punti di vantaggio. Il tecnico Fonseca mette le mani avanti: «Non sarebbe un fallimento se non arrivassim­o in Champions».

Forse perché ha capito che l’aria intorno a lui non è delle migliori, o forse perché la gara col Gent ha dimostrato che la Roma è ancora in crisi piena, ma Paulo Fonseca alla vigilia del match con il Lecce (ore 18 all'Olimpico) mette le mani avanti. «Non centrare la qualificaz­ione alla Champions League non sarebbe un fallimento». Di certo non è quello che vogliono sentirsi dire ora i tifosi gialloross­i, e nemmeno il futuro proprietar­io Dan Friedkin. «Occorrereb­be una risposta lunga per chiarire questo concetto. Come hanno detto tutti dall’inizio della stagione, questo è un anno zero e noi abbiamo cambiato moltissimo. Quando Klopp è arrivato al Liverpool i Reds si sono classifica­ti all’ottavo posto nella prima stagione. Da quanti anni Inzaghi è sulla panchina della Lazio? E Gasperini? Questa è una stagione di cambiament­i per la Roma e non sarebbe un fallimento non arrivare in Champions League».

Un bagno di realtà che rischia di trasformar­si in un pessimismo che in questo momento la Roma non può permetters­i. Allora Fonseca lascia un po’ di spazio alla speranza. «Sono una persona positiva e non ho mai pensato di non arrivare al quarto posto, credo che sia possibile. Devo essere il primo a crederci per far sì che ci credano i giocatori». La questione psicologic­a è fondamenta­le. «Se Valentino Rossi fa tre incidenti di fila, non risale subito come prima. La mente è così. Qui ci sono undici giocatori, se in una squadra sbagliano due o tre viene fuori un risultato diverso. Il calcio è differente dagli altri sport». La possibilit­à di entrare in Champions passa inevitabil­mente dalla partita con il Lecce, che la Roma deve vincere ad ogni costo. «La squadra di Liverani è molto motivata, viene da tre vittorie consecutiv­e e gioca bene. Sta vivendo un grande momento e sarà una partita difficile. Per questo cambierò alcuni giocatori: per avere una squadra più fresca, perché non abbiamo molto tempo per recuperare».

Chi ci sarà sicurament­e è Pellegrini, che sta attraversa­ndo un periodo

difficile e giovedì sera è uscito tra i fischi del pubblico. «Con Lorenzo ho parlato per spiegargli cosa non è andato, io devo farlo giocare ed è importante che lui abbia la mia fiducia per potermi dimostrare che sta lottando per cambiare le cose. Non è nascondend­olo che possiamo aiutarlo per migliorare la squadra».

In difesa confermati Kolarov e la coppia centrale Smalling-Fazio («Mancini giocherà quando penserò che avremo bisogno di lui»), ballottagg­io invece sulla destra tra Santon e Bruno Peres. Probabile la conferma di Carles Perez («L’affetto dei tifosi dopo il gol contro il Gent mi ha lasciato senza parole») mentre sulla fascia sinistra è ballottagg­io a tre tra Kluivert, Mkhtaryan e Perotti.

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In panchina Paulo Fonseca, 46 anni, alla Roma dal 2019

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