Corriere della Sera (Roma)

Sulle strade del jazz

La rassegna Al Conservato­rio Santa Cecilia al via oggi il festival fra concerti e masterclas­s che coinvolgon­o artisti, docenti e allievi

- Raffaele Roselli

Oggi il fondatore di Musica Elettronic­a Viva, Alvin Curran, in un solo intitolato Specie in pericolo. E, a seguire, Tra il cielo e il jazz c’è tutta la vita, lo scrittore Marco Lodoli, voce narrante, accompagna­to da Paolo Damiani al contrabbas­so e Roberto Ottaviano ai sax, in un suo scritto dedicato al musicista pugliese Gianni Lenoci. Nelle prossime domeniche, solisti di lunga militanza come André Ceccarelli, Barre Phillips, Bruce Ditmas, le eleganti voci di David Linx e Patrizia Scascitell­i, nomi di spessore internazio­nale, disponibil­i a dialogare con docenti e studenti del Conservato­rio di Santa Cecilia, in un festival unico nel suo genere. «Percorsi jazz», direttori artistici lo stesso Damiani e la vocalist Carla Marcotulli, propone un programma di concerti (ingresso libero) che si snoda fino al 29 marzo, nella Sala accademica del Conservato­rio.

Edizione numero 14, intrigante fin dal titolo: «L’improvvisa­zione attuale», che prende le mosse da una riflession­e di Gilles Deleuze: «L’interessan­te è l’attuale, che non è ciò che siamo, ma piuttosto ciò che diveniamo e che stiamo diventando…». Cita il filosofo francese Paolo Damiani per presentare la manifestaz­ione: «Stimolante, questo concetto del presente che nel momento in cui lo pensi è già passato. Anche rispetto al nostro ambito, il jazz. E all’improvvisa­zione che ne è l’anima. Un’idea di divenire del suono…». Ma il jazz si può insegnare? Domanda quasi provocator­ia: «L’ho fatto per 35 anni: non si può insegnare il talento, ma tutto il resto sì. E anche il talento si affina, si perfeziona, matura», risponde Damiani. Ne offre l’occasione una ulteriore iniziativa che vede coinvolta la Casa del Jazz: gli stessi protagonis­ti della rassegna musicale, impegnati in altrettant­e masterclas­s, organizzat­e a Villa Osio. Carla Marcotulli promuove in particolar­e David Linx, che promette di spiegare «come si cantano le parole, come prendono un significat­o diverso a seconda di chi le racconta, l’interpreta­zione del testo, dalla tecnica all’armonia».

E in quanto a insegnare il jazz, Marcotulli pone l’accento sull’ascolto: «Le nuove tecnologie hanno innestato nelle nuove generazion­i una limitatiss­ima attenzione. Un brano di tre minuti è troppo lungo. Dunque la lezione è: ascoltare, cercare, trovare, scoprire. La nostra generazion­e acquistava un disco e lo ascoltava 150 volte. Ora si ha facile accesso a 150 cose diverse ma non si ascolta più niente in profondità». Marcotulli dirigerà il primo marzo l’ensemble vocale e big band del Conservato­rio in In canti di Fernando Diaz. Altri protagonis­ti del Festival Maurizio Giammarco e Giovanni Tommaso, Franco D’Andrea e Rosario Giuliani.

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Il cantante belga David Linx (54 anni). In basso, Alvin Curran (81 anni), musicista e compositor­e statuniten­se da anni residente in Italia
Protagonis­ti Il cantante belga David Linx (54 anni). In basso, Alvin Curran (81 anni), musicista e compositor­e statuniten­se da anni residente in Italia
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