Gent, Cagliari e Friedkin: in ballo presente e futuro
Domani a Gent e domenica a Cagliari, aspettando il signing di Friedkin
Da giovedì a domenica: quattro giorni per scrivere il presente e il futuro della Roma tra campo e scrivanie.
Si parte dal ritorno dei sedicesimi di finale di Europa League. I giallorossi partono dall’1-0 dell’andata contro i belgi del Gent. Un buon risultato e un avversario non impossibile, a patto che la Roma confermi i passi avanti fatti vedere proprio contro la squadra allenata da Jess Thorup e, quattro giorni dopo in campionato contro il Lecce. Serve continuità, come Fonseca predica da inizio stagione, e non sempre la Roma l’ha avuta.
Il segnale migliore è che, dopo aver subito gol in 11 delle ultime 12 partite, la Roma ha ottenuto due clean sheet consecutivi contro Gent (1-0) e Lecce (4-0). Farlo di nuovo in Belgio vorrebbe dire sicuramente passaggio del turno; ripetersi anche a Cagliari darebbe sicuramente forza alla rincorsa al quarto posto, ora occupato dall’Atalanta (a +3 ma con una partita da recuperare). Avere o non avere a disposizioni i milioni della partecipazione alla Champions League (almeno 45 milioni) può fare una grandissima differenza.
Alla qualificazione all’Europa che conta - attraverso una clausola contenuta nel complicatissimo contratto di cessione delle 12 società che gravitano intorno alla Roma - è legato anche un possibile «sconto» sul prezzo finale della cessione del club da James Pallotta a Dan Friedkin. Nessuna novità, nessuna sorpresa: era tutto già previsto. Il magnate texano è concentrato sul deal, che ormai è a un passo. Ha ricevuto i risultati della due diligence ed è pronto all’offerta vincolante per diventare il ventiquattresimo presidente della Roma e investire il figlio Ryan di un incarico ultimissimi dettaglio. I passi tecnici successivi, che porteranno al closing definitivo, prevedono il via libera di Consob e Antitrust, le procedure per il lancio dell’Opa e la convocazione dell’assemblea per le nomine del nuovo Consiglio di amministrazione, di cui farà parte anche Marc Watts, dal 2011 presidente del Friedkin Group.
Non c’è, insomma, un vero problema per i tempi tecnici del passaggio di proprietà. Diverso è il discorso della programmazione per la prossima stagione sportiva. La Roma ha tanti giocatori in prestito sia in casa (Smalling, Mkhitaryan, Zappacosta) che in giro per il mondo (Schick, Karsdorp, Nzonzi, Florenzi, Coric...). Secondo alcune voci Kolarov potrebbe chiedere di andare via anche se ha appena rinnovato per un altro anno; Juan Jesus è ormai uscito da tutte le rotazioni ma è legato fino al 30 giugno 2021 e non è facile trovare una destinazione di suo gradimento. Non si può fare tutto il mercato a giugno, correndo il rischio di perdere tempo e soprattutto occasioni.
La tripla sfida