Villa Borghese, giostre pericolose Scatta il sequestro
Controllo dei vigili urbani in via dell’Orologio, provvedimento per false certificazioni sulla sicurezza
Pericolose. Con false certificazioni. Senza collaudi. Per queste ragioni la polizia municipale di Roma Capitale ha chiuso e sequestrato le giostre di via dell’Orologio, nel cuore di Villa Borghese. Denunciati il giostraio e un tecnico, suo complice, che ha fornito le false attestazioni.
Sono lì da decenni. Hanno fatto giocare e divertire generazioni e generazioni di bambini. E continuano tuttora a farli girare in aria, a farli andare su e giù su un cavallo o su carrozza alata. Eppure, in barba al rispetto di ogni regola, le giostre all'interno di Villa Borghese sono state ritenute pericolose e non in regola con la documentazione. E per questo sono state sequestrate.
Dopo un controllo effettuato ieri dagli agenti della polizia locale di Roma Capitale, sui giochi per i più piccoli in via dell'Orologio, proprio nel cuore della villa storica romana, è infatti scattato il provvedimento per la giostra principale e per altre quattro attrazioni. Durante gli accertamenti sono state riscontrate gravi irregolarità, false certificazioni riguardanti la sicurezza, ottenute dal responsabile con la complicità di un tecnico abilitato, e persino l'assenza del collaudo.
Carenze e illeciti che hanno portato alla denuncia sia del giostraio che del collaudatore suo complice.
Purtroppo, questo, non è il primo caso di mancanza di sicurezza che si presenta per i giochi dei più piccini nei parchi di Roma. Alla fine di gennaio era toccato a Casetta Rossa, zona Garbatella, dove una mattina, dal nulla, erano spariti scivoli e altalene e comparsi nastri dei vigili urbani: durante un sopralluogo i tecnici avevano riscontrato l'usura degli anelli delle catene dell'altalena e altre strutture danneggiate. Nel 2016 la stessa sorte era toccata alle macchinine della giostra girevole tra via Brembio e via Monti della Valchetta, al Labaro: unica area ludica del quartiere venne recintata, chiusa e posta sotto sequestro penale perché abusiva.
Nel novero di questi provvedimenti (ma le ragioni furono altre) non si può non citare piazza Vittorio dove nel 2018 un incendio distrusse la giostra .