Valle Galeria, ruspe in azione
Operai, ruspe, recinzioni, i nuovi bagni chimici. Sono tutti segnali che mettono in allerta la Valle Galeria, indizi di un possibile «vero» avvio dei lavori della nuova discarica di Monte Carnevale su cui, almeno ufficialmente, non ci sono passi indietro. Ogni movimento «sospetto», chiaramente, è ripreso dai residenti, che poi postano i video e le foto online e che ieri hanno anche scritto al Municipio chiedendo più attenzione: «Il progetto di variante per una discarica di rifiuti urbani non è ancora stato presentato, le Conferenze dei servizi non sono ancora state attivate», ha scritto alle autorità anche Giacomo Giujusa, ex assessore dell’XI Municipio. «Chiediamo che eventuali violazioni vengano portate all’attenzione della procura».
Sarebbero così cominciati, almeno questa è l’impressione dei residenti, i lavori all’interno dell’ex cava di proprietà della Ngr (partecipata dalla Mad di Valter Lozza, già proprietario delle due discariche di Civitavecchia e Roccasecca a Frosinone, anche queste finite nelle polemiche perché chiuse in un momento problematico per Roma). Formalmente, dicono i cittadini, la nuova discarica non ha ancora ricevuto tutte le autorizzazioni necessarie, e in ogni caso nella valle, che già convive con Malagrotta, l’ex discarica più grande d’Europa, qualunque movimento desta preoccupazione.
«Sull’area - ricorda l’ex assessore della giunta grillina - risultano pendenti numerosi ricorsi al Tar per mancato ripristino ambientale e contestazioni ai procedimenti amministrativi della Regione». Avvertono cioè i residenti che, al netto delle autorizzazioni «politiche», quella cava - per diventare una discarica di rifiuti urbani - deve ancora ottenere una riconversione. E allegano i filmati dei lavori in corso chiedendo che qualcuno - il Municipio, i vigili urbani o lo stesso Campidoglio - si attivi per capire cosa stia succedendo. Dalla Regione fanno comunque sapere che l’iter autorizzativo è ancora aperto.