Corriere della Sera (Roma)

«Ad inizio carriera, nel 1978, capii subito che i ruoli drammatici non erano per me»

«La partita», il calcio e l’immaginari­o collettivo Sala piena all’anteprima

- Roberta Petronio Simona Cangelosi

Sala piena e ovazione da stadio all’apparizion­e del cast. Il film «La partita» debutta all’Uci Cinema Porta di Roma contando su energia e ottimismo (oltre ai gadget, palloni da calcio e drink), in un momento complicato che richiede una buona dose di entrambi. D’altra parte, «il calcio è una metafora della vita» diceva un filosofo del calibro di Jean Paul Sartre. La trama racconta proprio questo: sul campo non si decide solo il destino del campionato, ma la vita di coloro che vogliono dare una svolta alla propria esistenza. Sorride Pannofino davanti alla locandina formato maxxi insieme al regista Francesco Carnesecch­i che ha scelto per lui il ruolo dell’allenatore, Mister Bulla. Nella foto di gruppo ci sono gli interpreti Giorgio Colangeli, Alberto Di Stasio (Italo, il presidente dello «Sporting» che ha scommesso tutto sul risultato), e il capitano Antonio, alias Gabriele Fiore. La presenza femminile è tutt’altro da «panchina»: alla première partecipan­o la produttric­e Andrette Lo Conte (fondatrice e Ceo di Freak Factory) e le attrici Lidia Vitale, Francesca Antonelli, Giada Fradeani, e Veruska Rossi. di Bertolt Brecht, diretto da Squarzina, capii subito che i ruoli che preferivo non erano drammatici, ma comici - e ancora - a Roma siamo tutti un po’ comici: anni fa, in via Sannio, comprai un paio di scarpe, chiesi il prezzo e poi aggiunsi: e se ne piglio due paia? E il commercian­te mi rispose che mi avrebbe dato la busta più grossa!».

Mattioli si racconta al pubblico come fosse nel salotto di casa, come se il tempo non lo avesse mai cambiato, nonostante le dure prove di salute affrontate, e poi superate, con coraggio e con grande capacità di sdrammatiz­zare e far divertire, prendendo la vita con più leggerezza. In platea, non potevano mancare gli amici di sempre ad applaudirl­o con affetto: il maestro Pier Francesco Pingitore (che ha diretto Mattioli in tanti spettacoli), i comici Dado e Marco Passiglia, il coreografo Gino Landi. E ancora: Edoardo Vianello, Beppe Convertini, Marino Bartoletti, Agostino Penna, Vincenzo Bocciarell­i, Graziano Scarabicch­i e molti altri.

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