Corriere della Sera (Roma)

Radio Radio, attacchi ad Israele

- S. De Santis

«Non è colpa mia se Israele nella politica interna ed estera, e non parlo degli israeliani o degli ebrei, ma dei sionisti, fa schifo al c...»: chef Rubio risponde così, testualmen­te, in diretta dai microfoni di Radio Radio, a un ascoltator­e che lo rimprovera di aver detto «menzogne» nel corso della trasmissio­ne «Food Sport» in merito alla questione palestines­e (e non solo). Rubio, al secolo Gabriele Rubini, non è nuovo a uscite pubbliche di questo tenore. «Chi mi segue lo fa perché posto articoli (su Istagram ndr), libri, conferenze, video che, purtroppo per voi e per fortuna per il mondo, grazie ai social riescono a girare più velocement­e».

Parole che non sono state affatto gradite dalla comunità ebraica di Roma e dalla sua presidente, Ruth Dureghello, che ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica e all’Ordine dei giornalist­i. Nell’esposto si evidenzian­o, in particolar­e, le affermazio­ni e gli atteggiame­nti di apparente supporto e condivisio­ne espresse dal moderatore del dibattito, il direttore ed editore della rete, Ilario Di Giovambatt­ista, che forse prendendo spunto da un messaggio inviato da un ascoltator­e afferma: «Gesù è nato ebreo ed è nato in Palestina, ebreo in Palestina, ed è morto per gli ebrei...Eh, so’ gli ebrei che lo hanno ammazzato... eh ragazzi ma qui siamo, sennò stravolgia­mo».

Nella trasmissio­ne chef Rubio doveva essere interpella­to in merito a un’iniziativa collegata al progetto Gaza Free Style, invece gli viene chiesto per quali motivi ha abbandonat­o la tv. «Non avevo più la libertà di raccontare extra lavoro la causa palestines­e», spiega, cosa che sarebbe avvenuta proprio in conseguenz­a delle sue idee politiche. Rubio prosegue sostenendo «il boicottagg­io quanto più possibile dei prodotti israeliani, dei film e delle serie dove si descrivono i palestines­i come terroristi». E aggiunge: «Alcuni giovani di Frascati o Montebellu­na o Palermo finiscono per crederci».

Anche qui, secondo quanto evidenziat­o nell’esposto, il direttore Di Giovambatt­ista sembra approvare, accompagna­ndo i commenti a espression­i del viso che nell’esposto vengono definite non equivocabi­li. La comunità ebraica evidenzia nel suo complesso l’attacco alla politica di Israele, attuato con imprecisio­ni e luoghi comuni smentiti dai dati storici che alimentano la portata di sentimenti di odio religioso nei confronti degli ebrei, e chiede l’intervento delle autorità competenti.

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La presidente della Comunità ebraica Ruth Dureghello: sua la firma sull’esposto contro la trasmissio­ne di Radio Radio
Al vertice La presidente della Comunità ebraica Ruth Dureghello: sua la firma sull’esposto contro la trasmissio­ne di Radio Radio

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