Radu, 300 presenze di un leader vero
Grandi festeggiamenti dopo la vittoria con il Bologna. Il primo posto provvisorio, il ritorno al gol del Tucu, l’ennesima prestazione stellare di Luis Alberto e tante altre belle cose. E così magari sono passate in secondo piano le 300 presenze in campionato di Stefan Radu, sempre con la maglia della prima squadra della Capitale. Il record assoluto di Aldo Puccinelli è a 39 partite, alla fine del prossimo campionato dovrebbe essere superato. Perché sicuramente Radu sarà titolare nel 2020-21. Anche il record di partite ufficiali, le 401 di Beppe Favalli, è nel mirino di Stefan, arrivato a 372. Alla tredicesima stagione con la Lazio, Radu è uno dei quei giocatori che ogni allenatore vorrebbe sempre in campo, ma che invece non sempre viene apprezzato dagli esperti. Basterebbe sfogliare i giornali precampionato degli ultimi anni.
Sempre messo in dubbio per i più svariati motivi, alla fine però è un titolare inamovibile. Con il Bologna ha preso in mano la difesa senza Acerbi, guidando i due bravi scolari Patric e Luiz Felipe verso l’ennesimo clean sheet. E pensare che la scorsa estate era stato addirittura messo fuori rosa per motivi a me ignoti (e che non mi interessano). Per fortuna della Lazio, lo strappo è rientrato e il rendimento della nostra difesa testimonia la follia di quel provvedimento. Perché forse una Lazio senza Luis Alberto o Milinkovic vincerebbe meno partite, ma una Lazio senza Radu (e aggiungo Lulic e Parolo) perderebbe un po’ di lazialità.