Il vivaio espropriato non ci sta e propone: riqualifichiamo l’area
Il Comune si riprende il terreno ma non chiude l’attività: il vivaio Idea Verde in via dell’Appia Antica all’interno del Parco della Caffarella continuerà (temporaneamente) a lavorare. «Non hanno messo i sigilli, ma non sappiamo fino a quando potremo tenere aperta l’attività», la preoccupazione di Alessandro Spanicciati uno dei proprietari dell’azienda agricola che oltre alla vendita, si occupa di corsi di giardinaggio. «Chiediamo all’amministrazione di valutare il nostro progetto e di permetterci di lavorare, ci sono 12 famiglie che vivono dell’attività del vivaio». E se il Campidoglio con una delibera del 2018 sta attuando negli ultimi mesi gli sgomberi delle attività all’interno del Parco per restituire il verde all’uso pubblico (c’erano insediamenti abusivi e uno sfasciacarrozze), il vivaio chiede di valutare il progetto green inviato al dipartimento Ambiente del Comune e alla Regione. «Abbiamo progettato una pista ciclopedonale, un cancello nuovo su via Appia e circa duemila metri quadrati di verde pubblico», spiega Spanicciati. La questione dell’esproprio risale 25 anni fa quando il vivaio era già in attività. «Siamo qui dal 1978, nel ‘91 abbiamo acquistato il terreno e nel ‘96 è arrivato l’esproprio». Ma nessuna amministrazione l’ha mai eseguito. «A noi risulta che non ci siano progetti in questa area — rileva la consigliera dell’VIII Municipio, Eleonora Talli (Pd) — e il Comune non ha fondi a disposizione. Chi se ne occuperà del verde? La riqualificazione proposta dal vivaio eviterebbe l’abbandono e il degrado». Il terreno è al confine tra VII e VIII Municipio e all’interno del Parco dell’Appia Antica. «Apriamo una conferenza dei servizi e valutiamo la proposta, perché il vivaio svolge attività compatibili con il Parco».