Coronavirus, test sulla giunta regionale
Zingaretti ha annunciato di aver contratto il Covid-19, tampone per il vicepresidente Leodori e gli assessori
Il governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, ha annunciato di aver contratto il coronavirus ed è scattato l’allarme: il vicepresidente Daniele Leodori e tutti gli assessori regionali si sono sottoposti al test per accertare le condizioni di salute. Quello alla Sanità, Alessio D’Amato, è risultato negativo. Intanto i casi di positività nel Lazio sono saliti a 75 e ieri ci sono stati altri due morti. Le strade e le piazze di Roma sono sempre più deserte. Prudenza anche in Vaticano: oggi papa Francesco reciterà l’Angelus sul web, piazza San Pietro sarà vuota.
La giunta regionale è sotto esame, ma non per la politica. Tutti gli assessori e diversi dipendenti della sede di via Cristoforo Colombo, dopo la notizia della positività al coronavirus del presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, sono infatti stati sottoposti al tampone. Negativo l’esito per il titolare della Sanità, Alessio D’Amato Sanità. Per gli altri, tra cui il vicepresidente della Pisana Daniele Leodori, bisognerà aspettare.
«Allora, è arrivato: ho il coronavirus - è andato diretto al punto il governatore nel video postato su Facebook -. Sto bene e per questo, per me e per la mia famiglia, è stato scelto l’isolamento domiciliare. Ho sempre detto niente panico, combattiamo. Adesso darò il buon esempio, seguendo le disposizioni dei medici. La Asl sta contattando le persone che mi sono state più vicine in questi giorni (venerdì Zingaretti era presente anche alla conferenza stampa straordinaria sull’emergenza sanitaria, ndr)». «Auguro una pronta guarigione al presidente Zingaretti - ha scritto su Twitter
la sindaca Virginia Raggi, che ha anche invitato i romani «a tenere i giusti comportamenti per frenare il contagio» in quella che ha definito «una sfida senza precedenti».
C’è quindi anche Zingaretti tra i 22 casi in più registrati nel Lazio nella giornata di ieri: venerdì erano 57, ventiquattro ore dopo sono aumentati a 75. Di questi 43 sono ricoverati, 8 sono i più gravi, con polmonite, in terapia intensiva con supporto alla respirazione, e 21 quelli in isolamento domiciliare.
Purtroppo aumenta anche il conto delle vittime. Dopo l’anziana morta martedì per uno scompenso cardiaco all’ospedale San Giovanni, poi trovata positiva al coronavirus, sono decedute altre due pazienti in provincia di Latina: si tratta di una 80enne, già ricoverata nell’ospedale di F0rmia per patologie pregresse, e di un’altra anziana di 93 anni che aveva partecipato alla festa di Fondi da cui sembrerebbe sia partito il contagio e per la quale si è ancora in attesa della conferma dai test. Smentita ufficialmente invece la morte di un paziente all’ospedale Tor Vergata.
E, in vista della riorganizzazione del sistema sanitario, nel Lazio come in tutto il Paese, l’amministratore delegato
Virginia Raggi La sindaca ha invitato i romani «a tenere una condotta per frenare il contagio»
di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, ha annunciato la donazione di 100 milioni per rafforzare le terapie intensive. «Esprimo vivo apprezzamento per questa importante iniziativa annunciata in una fase di grave emergenza», ha commentato il presidente della Fondazione policlinico Agostino Gemelli, Giovanni Raimondi.
Intanto la Capitale, tra scuole chiuse, genitori in congedo dal lavoro o attrezzati con lo smart working, cittadini che ora cominciano a temere il contagio, si mostra quasi spettrale: le strade, specie quelle del centro, sono vuote, molti eventi sono stati annullati. Bus e tram deserti: e per proteggere la salute degli autisti, l’Atac vieta di salire e scendere dalla porta anteriore dei mezzi pubblici. Persino Papa Francesco, per la prima volta dal 1954, non reciterà l’Angelus affacciato alla solita finestra in piazza San Pietro, ma lo farà in collegamento video dalla residenza di Santa Marta. Eppure c’è anche una Roma che disubbidisce e sfida i divieti. Oggi, alle 12, a piazza di Spagna si terrà il flash mob di «Non una di meno» organizzato in occasione della Festa della donna, «assumendoci a pieno la responsabilità collettiva di tutelare la salute di ognuno».
Gemelli «Apprezzamento sui 100 milioni di euro per le cure stanziati da Intesa Sanpaolo»