Stretta sugli autobus, da domani la porta anteriore resta chiusa
I sindacati attaccano l’Atac sulle pulizie straordinarie: «Mezzi sporchi, non vengono sanificati»
I kit Le sigle chiedono gel disinfettanti e mascherine
Bus e metro vuoti ma anche sporchi, è sotto gli occhi di tutti. E infatti sulla pulizia straordinaria dei mezzi pubblici è polemica con Atac. L’azienda sostiene che le attività sono in corso dal 25 febbraio. Ma i sindacati attaccano: «Non si sta facendo nulla di diverso rispetto al solito».
Un tema, l’igienizzazione di bus e metro, che riguarda i cittadini e anche gli autisti. L’azienda conferma le informazioni diffuse qualche giorno fa: «Le azioni di potenziamento dei livelli di igienizzazione dei mezzi sono in corso dal 25 febbraio - insiste la municipalizzata -, attività di disinfezione che si aggiungono alla quotidiana pulizia dei mezzi che il personale addetto già svolgeva prima dell’emergenza». Però anche sui numeri, cioè su quanti mezzi a oggi sono stati «disinfettati», Atac chiede di far riferimento a quel comunicato originario: «Le operazioni riguardano circa 1.500 mezzi di superficie e 110 treni di metro e ferrovie che entrano in servizio ogni giorno, oltre agli ambienti interni delle 120 stazioni metroferroviarie, per circa 500 mila metri quadri di superfici».
Ed è a questo punto che i sindacati attaccano: «Nei primi due o tre giorni dopo questi annunci effettivamente le attività di sanificazione sono state fatte, ma poi tutto si è bloccato, gli interventi sono diventati residuali, direi che non arriviamo neanche al 10% della flotta», denuncia Daniele Fuligni della Filt-Cgil.
Atac ha disposto che da lunedì non si debba più aprire la porta anteriore alle fermate, ma il sindacato vorrebbe anche altro: «Una catenella per isolare di almeno un metro l’autista, dotare tutti e subito di mascherina e gel personali, calibrare meglio i turni perché siamo gli unici a non avere ancora approntato misure concrete per chi ha i figli a casa. Vista anche la forte riduzione di passeggeri, chiediamo ad Atac, magari coinvolgendo anche il Tribunale fallimentare per evitare problemi col concordato, di ridurre il servizio». Claudio De Francesco, della Faisa Cisal, mostra sul cellulare video e foto, orribili, dei bagni degli operatori di stazione: «Ecco in che condizioni lavoriamo si sfoga -. Noi di tutta questa operazione di sanificazione non vediamo traccia. Abbiamo anche chiesto misure urgenti a tutela dei lavoratori, siamo pronti a presentare un esposto in Procura».
Anche Fast Confsal, l’ultima volta giovedì, ha chiesto una migliore igienizzazione: «Purtroppo non notiamo nessuna massiccia azione di pulizia straordinaria - osserva Cosimo Andreatta di Fast -. Almeno, dicono che lunedì (domani, ndr) dovrebbero arrivare i kit per il personale».