Lazio, i piani per la futura Champions
Quattro rinforzi, club al lavoro: servono difensore, centrocampista, esterno e punta
In attesa di conoscere domani il destino del campionato, la Lazio si è già messa all’opera per la prossima stagione. Praticamente certa della qualificazione in Champions League, la società biancoceleste è pronta a muoversi sul mercato per costruire una squadra che sia all’altezza della competizione del prossimo anno. Quattro (almeno) i rinforzi su cui sono d’accordo il patron Lotito e il d.s. Tare: un difensore, un esterno sinistro, un centrocampista e un attaccante.
Il campionato è un enigma continuo. La Lazio però una sicurezza ce l’ha perché – al di là delle dichiarazioni velatamente scaramantiche di qualche tesserato – la partecipazione alla prossima Champions è pressoché garantita. I punti di vantaggio sulla quinta in classifica, la Roma, sono addirittura 17, e questo a parità di partite giocate, 26, e quindi con appena 12 gare ancora da disputare.
La Champions è un impegno importante e il presidente Lotito ha intenzione di affrontarla con una Lazio competitiva. Ne parla da tempo con Tare, adesso gli ha dato il via libera: il direttore sportivo ha il compito di aumentare il numero di giocatori di alto livello in organico. Senza fare follie, com’è costume del presidente biancoceleste, ma alzando l’asticella, nel rispetto della crescita costante delle ultime stagioni: risultati migliori, monte ingaggi più alto, contratti mai più portati vicini alla scadenza.
Il mercato estivo della Lazio sarà ovviamente condizionato dall’eventuale cessione di qualche calciatore di primo piano, che Lotito non ha intenzione di portare a termine ma non può nemmeno escludere: dipende dall’entità delle eventuali offerte. In pratica, se dovesse uscire uno tra Milinkovic-Savic e Luis Alberto, sarà sostituito in modo adeguato. Il lavoro per il rafforzamento dell’organico, intanto, sta procedendo a prescindere da un possibile addio eccellente. La Lazio ritiene di doversi rafforzare con quattro elementi di spessore. I ruoli sono stati individuati, i calciatori non ancora. Il mercato di gennaio ha evidenziato la volontà di aggiungere un attaccante di livello internazionale al reparto offensivo. Si è trattato Giroud, che anche nelle ultime ore lo ha ricordato: «C’erano Inter, Lazio e Tottenham,
il Chelsea ha bloccato tutto». Tare si è lasciato bene con il centravanti francese, con un «arrivederci» che non dà certezze ma speranze; a giugno si svincolerà, quella biancoceleste è un’opzione.
Nel programma di Tare c’è anche l’inserimento di un difensore (sostituirà uno tra Bastos e Vavro), un centrocampista (che si aggiungerà all’argentino Escalante, oggi all’Eibar, già preso a costo zero) e un esterno sinistro (Jony continua a non convincere, non ha neppure sfruttato in pieno le occasioni offerte dall’infortunio di Lulic).
Come centrale Tare ha seguito in anticipo rispetto ai concorrenti il giovane connazionale Kumbulla del Verona, ma per lui ora c’è un’asta: Inter, Napoli e anche grandi club stranieri. La Lazio rimane vigile, conta sull’ammirazione del calciatore nei confronti del ds biancoceleste, ma ora è tutto tremendamente complicato. Tra i nomi per il centrocampo, si continua a valutare il talentuoso ungherese Szoboszlai del Salisburgo (e c’è chi continua a proporre l’interista Vecino). Sulla sinistra potrebbe tornare di moda il franco-algerino Fares, appena rientrato nella Spal dopo la rottura del legamento.
Queste le priorità. Poi c’è il resto. Che parte da Escalante e potrebbe finire a Micai, portiere della Salernitana, possibile vice Strakosha.
Giroud, Kumbulla, Vecino, Szoboszlai e Fares. Già preso l’argentino Escalante