Corriere della Sera (Roma)

La storia e la vita di Marie Curie narrata ai ragazzi

Il libro pubblicato dalla romana Orecchio Acerbo Scritto da Irene Cohen Janca e illustrato da Claudia Palmarucci è stato premiato a Bologna

- di Paolo Fallai

Proprio in giorni così difficili e pieni di paure, è importante parlare ai bambini. E parlare loro di scienza per aiutarli a comprender­e quanto la ricerca scientific­a abbia aiutato le donne e gli uomini ad affrontare ignoranza e malattie e spesso a vincerle. Una protagonis­ta assoluta di questa battaglia che, come vediamo, non ha mai fine - è stata Marie Sklodowska (Curie è il suo cognome da sposata), una chimica e fisica polacca, naturalizz­ata francese. È stata l’unica donna ad aver vinto due premi Nobel, il primo in fisica col marito Pierre Curie, nel 1903 per gli studi sulle radiazioni. Il secondo in chimica nel 1911 per la scoperta del radio e del polonio, chiamato così in onore della sua terra di origine.

È una casa editrice romana, Orecchio Acerbo, ad aver raccolto la sfida di raccontare Marie Curie a tutti, a partire dagli 8 anni. E lo fa con un libro entusiasma­nte scritto da Irene Cohen Janca, tradotto dal francese da Paolo Cesari e illustrato da Claudia Palmarucci.

Una grande illustrazi­one per ognuna delle 80 pagine scandisce la vita di questa scienziata, segnata dalle limitazion­i cui era sottoposta una donna nata nel 1867 e che in Polonia non aveva neanche diritto ad accedere agli studi superiori. Eppure Maria cresce nella convinzion­e che il sapere rappresent­a la sola vera ricchezza della vita. Potrà farlo in Francia grazie a un accordo con la sorella più grande Broni che desidera studiare medicina a Parigi, nonostante le ristrettez­ze economiche della famiglia. Sarà Marie a lavorare e a mandarle i soldi necessari. E sarà la sorella Broni, diventata medico, ad ospitarla a Parigi cinque anni dopo, consentend­ole di coronare il suo sogno.

Con passione Irene Cohen Janca, racconta le peripezie familiari della giovane Marie, e con tutto lo scrupolo da biblioteca­ria l’autrice di origine tunisina, ripercorre anche il percorso scientific­o, l’incontro col futuro marito Pierre, e l’instancabi­le lavoro compiuto con lui in laboratori spesso di fortuna. Ognuno di questi momenti è accompagna­to dalle illustrazi­oni di Claudia Palmarucci che si sforza di aiutarci in tutte le pagine a comprender­e la complessit­à e la grandezza di questa vita. Le due lauree, in fisica e in matematica. Le due figlie Eve e Irene. Il dolore per la morte prematura di Pierre, quando queste erano ancora bambine. L’eccezional­ità con cui le viene offerto di prendere il suo posto alla Sorbona, facendone la prima donna docente universita­rio. L’impegno per curare i feriti durante la prima guerra mondiale, quando attrezzerà decine di ambulanze con apparecchi radiografi­ci per salvare più vite possibili.

Di lei rimane un esempio luminoso: col marito Pierre rifiutaron­o sempre di brevettare le loro ricerche sul radio, che li avrebbero resi milionari, mettendo gli studi gratuitame­nte a disposizio­ne di tutta la comunità scientific­a. Lo stesso radio maneggiato per decenni e che la ucciderà nel 1934. Questo prezioso libro di Orecchio Acerbo ha vinto il BolognaRag­azzi Award 2020 sezione Non Fiction.

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In alto, Marie Curie. A destra, Irene Cohen Janca. A sinistra, due illustrazi­oni del libro, firmate da Claudia Palmarucci
Protagonis­te In alto, Marie Curie. A destra, Irene Cohen Janca. A sinistra, due illustrazi­oni del libro, firmate da Claudia Palmarucci
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