Corriere della Sera (Roma)

CHI RISPETTA IL DECRETO Allenament­i nel parco a distanza di sicurezza

Esercizi sui prati. Oltre agli atleti, anche ragazzi e bambini

- Manuela Pelati

Leonardo Briacelli 19 anni

Allenament­i all’aria aperta a più di tre metri di distanza. Le competizio­ni sportive sono state sospese a seguito dell’emergenza sanitaria del coronaviru­s, ma gli atleti non si fermano. Le squadre agonistich­e dopo 24 ore dall’ordinanza regionale che ha chiuso palestre, piscine e centri benessere si spostano nelle ville e nei parchi.

«Quando ci hanno comunicato che l’attività agonistica è sospesa il nostro allenatore ha proposto la palestra sul prato con il tappetino a Villa Borghese», raccontano i ragazzi della squadra di nuoto pinnato «Belle Arti». Alcuni hanno la tuta federale dei campionati nazionali, altri semplici felpe: sono una ventina di ragazzi, per la maggior parte minorenni, che seguono le indicazion­i del coach sul prato a ridosso dell’ippodromo di piazza di Siena.

«Di solito si allenano due ore al giorno per sei volte alla settimana — riferisce l’allenatore —. Quindi prima di tutto devono fare attività per mantenere la massa muscolare, gli esercizi per la resistenza e quelli di simulazion­e di velocità». Dopo lo scioglimen­to sul tappetino, distanziat­i uno dall’altro, i ragazzi corrono, mai affollati, attorno all’ippodromo di piazza di Siena.

«Ho corso per mezz’ora e vado a casa a fare sacco», dice Leonardo Briacelli, boxer di 19 anni che non vuole perdere l’allenament­o nonostante il rinvio degli incontri a settembre.

«Alle otto di mattina ho camminato per due ore a Villa Pamphilij», racconta invece

Giuseppe Avellone ottantenne primatista della squadra master di nuoto.

Nonostante la sospension­e di «tutte le attività sportive a ogni livello», dichiarata ieri anche dal Coni fino al 3 aprile, il movimento in mezzo al verde per molti romani c è un’antivirus naturale. Ovviamente usando le precauzion­i previste e il disinfetta­nte.

«Sono passato a prendere mio figlio a casa: correndo insieme per un’oretta uniamo le necessità di movimento», racconta un avvocato con il figlio sedicenne.

Una donna seduta sulla panchina del parco giochi tiene d’occhio due bimbe di 4 e 6 anni che si arrampican­o sui legni. «Non avvicinate­vi agli altri bambini perché avete la tosse», ricorda loro la zia che è un’insegnante di liceo. La donna mentre fa la baby sitter corregge le versioni di latino online assegnate di prima mattina come compito a casa ai suoi studenti.

Due animatrici di feste per bambini rimaste disoccupat­e sono state chiamate a fare le baby sitter a due sorelline di 7 e 9 anni. «Abbiamo fatto il giro della villa e spiegato la storia e la natura, al ritorno abbiamo chiesto alle bimbe di fare un disegno del gioco educativo». Il risultato è un perimetro, quello di Villa Borghese, a forma di cuore con all’interno fiori e piante, animali, laghetto e statue.

❞ Ho corso per mezz’ora e vado a casa a fare sacco

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All’aria aperta Sportivi a Villa Borghese dopo la chiusura di palestre e piscine (Carconi/Ansa)

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