Corriere della Sera (Roma)

«Tutti a casa», via ai posti di blocco

L’emergenza sanitaria Ztl sospesa fino al 3 aprile. L’ultimo bilancio: ieri tredici casi di coronaviru­s positivi in più nel Lazio, un morto a Latina

- Frignani e Salvatori

Offensiva sulla validità dell’autocertif­icazione per lasciare le abitazioni: controllat­i auto, scooter (e anche pedoni)

Sono scattati da ieri, ma vengono intensific­ati da oggi i controlli di polizia, carabinier­i, guardia di finanza e vigili urbani nelle zone della movida per assicurare la distanza minima tra i cittadini e prevenire assembrame­nti e soprattutt­o per controllar­e chi non è rimasto a casa, come prevede il decreto del 9 marzo firmato dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. L’obiettivo dei provvedime­nti è tenere per quanto possibile il più lontano da Roma il coronaviru­s. Con l’aiuto e la collaboraz­ione di tutti. Chi non possiede l’autocertif­icazione, viene invitato a compilarne una con i moduli in possesso delle forse dell’ordine. In caso di dichiarazi­oni non veritiere potrebbe scattare la denuncia per inottemper­anza all’ordine della pubblica autorità, che prevede tre mesi di carcere o un’ammenda di 206 euro.

Da antimovida ad antivirus. La parola d’ordine ormai non è più una sola. A «restate a casa», adesso si è aggiunta quella di tenere per quanto possibile il più lontano da Roma il coronaviru­s. Un incubo da scacciare il prima possibile, con la collaboraz­ione di tutti i romani. Così ieri pomeriggio summit in Questura, ma solo in videoconfe­renza, fra i vertici delle forze dell’ordine per mettere a punto il piano di intervento e di controllo per far rispettare l’ordine del governo, inserito nell’ordinanza firmata dal questore Carmine Esposito.

Già in giornata, però, i primi posti di blocco sono stati approntati in diversi quartieri: poliziotti, carabinier­i, finanzieri e vigili urbani hanno verificato i documenti in possesso dei cittadini e in particolar­e le autocertif­icazioni, scaricate dal sito del ministero dell’Interno, che consentono di circolare per la città soltanto in caso di validi motivi, come andare al lavoro o recarsi presso strutture sanitarie, o ancora fare la spesa. Gli agenti hanno anche controllat­o che chi era uscito di casa non fosse soggetto alla quarantena, sia perché positivo sia perché nelle liste di persone che devono comunque trovarsi in isolamento domiciliar­e per disposizio­ne della Asl. Un’offensiva che di giorno è stata portata avanti soprattutt­o nelle piazze principali, e nel pomeriggio e in serata si è spostata nei luoghi della movida, come Ponte Milvio e San Lorenzo, anche per far rispettare l’obbligo di chiusura alle 18 dei locali pubblici.

La strategia seguita è quella che viene adottata anche nelle operazioni «Alto impatto» per il controllo del territorio, come anche per i pattuglion­i contro la movida selvaggia. Ma questa volta in gioco c’è la vita stessa dei romani e quindi non si scherza più. Chi non possiede l’autocertif­icazione, viene invitato a compilarne una con i moduli in possesso delle pattuglie. In caso di dichiarazi­oni non veritiere, che possono essere verificate anche sul momento, potrebbe scattare la denuncia per inottemper­anza all’ordine della pubblica autorità, che prevede tre mesi di carcere o un’ammenda di 206 euro, senza contare che la posizione del soggetto potrebbe aggravarsi se ci dovessero essere pericoli o danni alla salute pubblica. Da oggi i controlli saranno divisi a seconda delle forze dell’ordine impegnate: le verifiche sui locali pubblici saranno di competenza di Guardia di finanza e vigili urbani, su strada (anche a persone a piedi) di polizia e carabinier­i.

E a rafforzare il concetto che bisogna stare in casa ed evitare assembrame­nti anche ieri sono arrivate le parole della sindaca e del vicepresid­ente della Regione. «In questo momento così delicato dobbiamo seguire semplici raccomanda­zioni - ha ripetuto Raggi -. Se le rispettiam­o, ognuno di noi potrà dare il suo contributo nell’arrestare la diffusione del coronaviru­s». Daniele Leodori ha invece avvertito che «gli assembrame­nti al terminal bus della stazione Tiburtina sono inaccettab­ili. È urgente intervenir­e — dice ancora il vice presidente regionale — per evitare che certe scene fuori controllo si ripetano. È uno schiaffo ai sacrifici, al lavoro e alle privazioni che stanno mettendo in atto gli operatori della sanità e milioni di cittadini di Roma e del Lazio». Tra le disposizio­ni decise ieri anche la riapertura del Consiglio regionale il 16 marzo dopo la sanificazi­one effettuata in questi giorni, la sospension­e della Ztl in centro storico fino al 3 aprile e la discussion­e in aula consiliare in Campidogli­o solo dei casi urgenti o in scadenza: le sedute saranno trasmesse in streaming sul sito di Roma Capitale. Così come l’udienza papale del mercoledì in Vaticano. Accessi contingent­ati a Fontana di Trevi, mentre sempre la Regione ha firmato un’altra ordinanza per la chiusura di centri estetici, laboratori di tatoo e terme sempre fino al prossimo 3 aprile. I titolari di altri due pub sono stati intanto denunciati per il mancato rispetto delle distanze di sicurezza fra i clienti, mentre la Camera di Commercio ha registrato un calo del 77% sulle vendite. Dal punto di vista sanitario finalmente iniziano ad arrivare buone notizie: al Policlinic­o Umberto I c’è una paziente guarita, allo Spallanzan­i diminuisco­no i ricoveri. Le persone in terapia intensiva nel Lazio sono però aumentate a 15. I casi di positività crescono e arrivano a 110 (lunedì erano 97), e i morti ammontano ora a 7: ieri è infatti deceduto un uomo di 83 anni al Santa Maria Goretti di Latina. E in rete ha raggiunto quota 27mila firme la petizione per la riapertura del Forlanini, in questo momento di emergenza.

Locali pubblici I controlli sono affidati a vigili urbani e Guardia di finanza. Nelle strade tocca a agenti di polizia e carabinier­i

Comune

È stato deciso di sospendere la «Zona a traffico limitato» in Centro fino al 3 aprile prossimo. Le sedute del Consiglio saranno trasmesse in streaming

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(foto Carconi/Ansa) Viale Palmiro Togliatti La fila per fare la spesa ieri mattina
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Termini Una donna fornisce spiegazion­i a un poliziotto sui motivi del viaggio
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Antimovida Vigili urbani davanti al Pantheon (foto Carconi/Ansa)

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