Aumentano i casi positivi (e i guariti)
In tutta la regione settantasette nuovi casi di soggetti positivi al tampone E nei reparti di terapia intensiva 24 malati. Lunedì apre il Covid Hospital 2
Duecento settantasette i contagiati da coronavirus nel Lazio. Settantasette in più nell’arco appena di 24 ore. Aumentano anche i pazienti in terapia intensiva, che ora sono 24. E i morti, che secondo i dati della Protezione civile nazionale sono undici. «Ma - aggiunge l’assessore alla Sanità Alessio D'Amato - ma c’è anche un incremento dei guariti».
I numeri cominciano a essere importanti. Duecento settantasette i contagiati da coronavirus nel Lazio. Settantasette in più nell’arco appena di 24 ore.
Aumentano i pazienti ricoverati in terapia intensiva, che ora sono ventiquattro. E i morti, che secondo i dati della Protezione civile nazionale sono undici: sono infatti deceduti una donna di 88 anni al Policlinico Casilino per shock settico e polmonite, e un uomo di 52 di Frosinone, con una grave patologia oncologica preesistente.
«Rispetto a ieri registriamo un aumento di 77 casi di positività - ha commentato l’assessore regionale alla Sanità, Alessio D'Amato - ma c’è anche un incremento delle persone guarite dal Covid-19». Che secondo il bollettino quotidiano ora sono 24. Escono infine dalla sorveglianza domiciliare attiva, ovvero dalla quarantena, altre 597 persone.
Intanto, in vista del tanto temuto, eppur realistico, picco che arriverà nelle prossime settimane, tutti gli ospedali del territorio si stanno attrezzando per l’attivazione di nuovi posti letto in Pneumologia, Malattie infettive e Terapia intensiva. Mentre inizia il conto alla rovescia per la partenza del Columbus nella sua nuova veste di «Covid hospital 2» al fianco dell Spallanzani: un presidio ospedaliero cioé che sarà interamente dedicato a questa emergenza sanitaria. Realizzato a tempo di record, mancano infatti solo 72 ore alla sua apertura. Da lunedì prossimo saranno attivi e operativi i primi 21 posti letto di terapia intensiva e 28 per le degenze ordinarie. Contestualmente verranno trasferiti i primi pazienti contagiati da coronavirus, ora ricoverati in aree protette del policlinico Gemelli. Entro dieci giorni il Columbus Covid2 Hospital sarà completato con una dotazione complessiva di 74 posti letto singoli e 59 di terapia intensiva.
Una riconversione così rapida è stata possibile anche alla generosità di tanti italiani, tra cui Flavio Cattaneo (vice
presidente di Italo), che ha donato due autorespiratori. E grazie alla partnership della Fondazione Gemelli Irccs con Eni Spa che con un contributo straordinario sosterrà tutti gli investimenti necessari. UniCredit poi ha avviato un’iniziativa di raccolta fondi per sostenere tre ospedali italiani nell’assistenza ai pazienti e nella ricerca scientifica: lo Spallanzani di Roma, il Sacco di Milano e il San Matteo di Pavia.
Dopo la chiusura dei negozi per effetto del decreto del presidente del Consiglio, la Capitale e la regione si blindano sempre di più per contrastare l’avanzata di questo virus potente e incredibilmente contagioso, riducendo a Roma anche le linee dei mezzi pubblici con «l’ultima corsa
L’assessore D’Amato: c’è anche un incremento dei guariti Secondo il bollettino sono ventiquattro
di metro, bus e tram alle 21 e la riduzione estiva dei trasporti» e del servizio taxi, che a partire dal 15 marzo sarà «tagliato» del 33 per cento.
Ma i cittadini, la sanità e le istituzioni rispondono compatti. I primi stando a casa e organizzando anche dei flash mob per cantare l’inno di Mameli dai balconi. Ai secondi arrivano invece le parole di gratitudine del vice presidente della Regione Lazio, Daniele Leodori: «Grazie a tutti i sindaci che usando la testa sono vicini ai cittadini, che sostengono medici e infermieri che ora più che mai hanno bisogno di avere pieno sostegno morale e concreto per vincere questa battaglia complessa. Grazie allo Spallanzani, grazie a tutti i professionisti della sanità di Roma e del Lazio orgoglio del Paese, invidiati dal mondo. Grazie alle loro famiglie, ai loro affetti, che stanno sopportando momenti difficili. Grazie a chi lavora in silenzio con grande senso di responsabilità e coraggio per dare forza alle nostre comunità».